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Il doppio ex spera nella vittoria e nella salvezza della Salernitana.

“Sembra quasi scontato dirlo, ma è proprio così: i derby sono partite diverse dal normale, per la Salernitana sarà molto semplice preparare la gara perchè le motivazioni sono altissime. Da un punto di vista tecnico è palese che il Napoli abbia valori completamente differenti, basti pensare a quali giocatori compongono il reparto offensivo. Inoltre potrebbero venire a Salerno da primi della classe  e con la possibilità di rispolverare calciatori come Mertens fuori da tempo per infortunio, ma che Spalletti sta gradualmente inserendo in squadra. Ma il fattore campo deve avere un peso importante, conosciamo benissimo il calore della curva Sud e la forza che la squadra trae dalle spinta di uno stadio che conosco perfettamente. Mi sembra che il gap tra le prime e le ultime, pur netto, si sia leggermente ridotto. Il calcio post Covid sta regalando risultati sorprendenti. La Juventus, in passato, era una macchina da guerra tra le mura amiche, oggi ha già perso punti contro Sassuolo ed Empoli e c’è una risposta minore da parte del pubblico. Un anno e mezzo fa, con uno stadio pieno e senza la necessità di riorganizzare tutto per la pandemia, avrebbero senza dubbio vinto. E allora perchè non possiamo sperare in una grande affermazione della Salernitana? Me lo auguro di cuore, stiamo parlando di una tifoseria che ha atteso per 22 anni il salto di categoria e che merita di restarci a lungo per aprire un ciclo”. Così l’ex difensore di Napoli e Salernitana Mauro Milanese intervistato in esclusiva dalla nostra redazione.

Si chiede a Milanese quanto l’assenza di una società possa influire sul rendimento dei calciatori: “E’ chiaro che Salerno sta vivendo una situazione anomala sotto questo punto di vista, tutto sommato però la dirigenza ha allestito un buon organico che può mantenere la categoria. Un minimo ti può condizionare, soprattutto quando i gestori della società non sono propriamente inseriti nel mondo del calcio e si occupano principalmente della situazione economica. Tuttavia stiamo parlando di Salerno, della Salernitana e della serie A: se fossi un giocatore darei l’anima dal primo all’ultimo secondo, proprio per difendere la categoria e rappresentare al meglio un pubblico che ti fa sentire importante. Una salvezza, abbinata ad un passaggio di consegne, garantirebbe contratti più lunghi ed importanti nell’immediato futuro”