Mentre i social a tinte granata giocano al tiro al piccione, gli addetti ai lavori ritengono questa rosa adeguata per la salvezza. E con la nuova proprietà nessun traguardo sarà precluso.
“Seguo sempre con attenzione le sorti della Salernitana, sono rimasto molto legato alla piazza e mi fa tanto piacere che sia tornata in serie A. So che ci sono tanti infortuni anche quest’anno, capitò anche nei campionati in cui ero un tesserato granata. Non penso sia giusto puntare il dito contro lo staff medico, assolutamente: conosco bene i professionisti che lavorano per la Salernitana, sono persone qualificate e lavorano bene. Mi hanno detto che stanno ultimando i lavori al Mary Rosy, il campo di allenamento nuovo consentirà di prepararsi ancora meglio sotto tutti i punti di vista per prevenire qualunque problema di natura atletica. Se giochi ogni tre giorni, ormai da anni, il pericolo è dietro l’angolo e un po’ tutte le squadre ne stanno pagando le conseguenze. Ad ogni modo ritengo che il campionato sia ancora apertissimo, in vetta come in coda. Non metti in difficoltà Atalanta e Napoli se non hai una rosa di buon livello. Ci sono anche giocatori di personalità: mi viene in mente, ovviamente, Ribery, ma penso anche al mio grande amico Di Tacchio. Quando ho indossato la fascia di capitano ho automaticamente tirato fuori qualcosa in più, dispiace non la indossi lui perchè ha dato un contributo notevole alla causa”. Queste le parole dell’ex difensore della Salernitana Raffaele Schiavi
Il centrale di Cava, attualmente tesserato per la Paganese, chiosa così: “Certamente Salerno è una piazza che trasmette pressioni, non è semplice giocare lì quando le cose non vanno bene e avverti il fastidio e la rabbia della gente. Ma quello stadio deve essere un fattore, se all’Arechi sono arrivate prestazioni spesso di livello contro le big del campionato è anche merito della spinta dei tifosi. Quella curva mette i brividi, la conosco bene: quando si parla di dodicesimo uomo in campo non lo si fa mai per caso. C’è tutto per credere nella salvezza: immaginiamo quanto potrebbero cambiare le cose con una nuova proprietà, magari prima del mercato di gennaio, e un Arechi che ritrova entusiasmo. Ad ora lo Spezia dista solo 4 punti, le dirette concorrenti non corrono e, anzi, mi sembrano in difficoltà”.