A poche ore dall’atteso comunicato dei trustee, cresce la preoccupazione negli ambienti del tifo granata. Parola al presidente del Salerno Club 2010.
Si sta parlando in queste ore di una cordata salernitana disposta a prelevare la Salernitana qualora i trustee o la Federazione bocciassero le proposte arrivate in questi mesi. Si tratterebbe di un tentativo estremo di evitare l’estromissione in attesa di cederla in modo trasparente nel più breve tempo possibile bypassando paletti burocratici e tutto ciò che sta penalizzando la squadra in questo campionato di A. Ha espresso il suo parere in merito il presidente del Salerno Club 2010 Salvatore Orilia intervenuto a Radio Bussola: “Abbiamo fatto pubblicità a Della Valle. Poi a Radrizzani. Uno in più, uno in meno non fa differenza. Secondo me è tempo di fare le cose in modo concreto per il bene della Salernitana, non siamo uno spot pubblicitario ma una squadra di calcio con una storia alle spalle che merita rispetto. Non sto dicendo che i professionisti che hanno parlato in queste ore non siano persone serie, ci mancherebbe. E’ un discorso generale: io spero che domani o dopodomani annuncino il nome del nuovo presidente e si ponga fine a questa storia unica nel mondo del calcio, resto fiducioso ma non posso far altro che aspettare. Abbiamo vissuto epoche obiettivamente più difficili, condite anche da qualche fallimento. Io sono ripartito con amore smisurato anche dalla D, poi la C2 e la C1 fino al grande sogno. Ecco, a 74 anni posso dire che chiuderei definitivamente con il calcio se arrivasse l’estromissione della Salernitana dal campionato. Non avrei la forza di ripartire da zero, tornando a dieci anni fa. E non è un discorso di categoria, sapete bene che la maglia granata è parte fondamentale della mia vita. Ma basta farsi pubblicità a scapito della nostra passione, se erano così legati alla Salernitana perchè non si sono fatti avanti prima? Per chi ha buona memoria mi preme ricordare che nessuna cordata locale ha mostrato interesse nel 2011, quando fu emesso un bando pubblico e si poteva prendere a pochi euro. Figuratevi se lo fanno ora in serie A. Si muovessero, anche perchè c’è una rosa da rinforzare. Nemmeno chi vuole retrocedere appositamente forma un organico così scadente. Ma possiamo mai fare la serie A con Di Tacchio e Schiavone? Non so di chi siano le responsabilità, quando si è ultimi c’è un concorso di colpe. Ma sta mancando anche l’impegno. A me hanno insegnato che bisogna lavorare per portare i soldi a casa, con sacrificio e sudore. Loro, da un po’ di tempo, hanno staccato la spina. E se ai limiti tecnici aggiungiamo anche quelli caratteriali, c’è davvero poco da gioire. Se a gennaio ormai la situazione sarà compromessa, mi aspetto che il nuovo presidente abbia il coraggio e la forza di ripartire da zero con un programma nuovo che rispetti la nostra tifoseria. Un unico appello: chiunque sarà il patron, va rispettato e bisognerà accettare le sue scelte. Ognuno può avere la sua idea, su Fabiani, Castori o Colantuono. Ma sta a chi caccia i soldi, non a chi chiacchiera sui social, decidere quali professionisti debbano andare via o essere riconfermati”.