L’arbitro di Verona ha mostrato personalità, carattere e buona condizione fisica, ma in due circostanze ha penalizzato la Salernitana.
Prestazione di grande personalità domenica sera da parte dell’arbitro Federico Dionisi che, tra l’altro, si conferma una sorta di amuleto per i colori granata. Il direttore di gara è uno dei fischietti più interessanti anche in prospettiva futura e ha avuto il merito di non farsi minimamente condizionare da un ambiente che era diventato caldo e dalle continue proteste dei calciatori di casa e del loro allenatore. Partita sempre in pugno, anche quando il nervosismo era evidente e si poteva incappare in qualche errore. Invece tutto è filato liscio, senza l’ausilio della tecnologia e con decisioni quasi sempre corrette e che non hanno inciso sul risultato finale contrariamente a quanto affermato da Tudor. Anzi, l’unico sbaglio è proprio a favore del Verona. Manca, infatti, un cartellino rosso a Ceccherini che, a palla lontana, colpiva volontariamente con un calcio Riccardo Gagliolo. Nemmeno un rimprovero verbale, ma il regolamento parla chiaro e ci stava l’espulsione. Incomprensibile che il VAR o l’assistente non siano intervenuti a sostegno di Dionisi, cui visuale era coperta. In proporzione, dunque, sembra eccessivo il rosso diretto estratto ai danni di Ilic. Il fallo su Djuric è netto, ci sta anche il giallo per aver sbattuto ironicamente le mani in segno di dissenso, ma forte l’arbitro è stato severo. Non ci sono dubbi, invece, sul calcio di rigore a favore della Salernitana: Gondo è bravissimo a bruciare Gunter sul tempo e, con esperienza, conquista un penalty indiscutibile. Anzi, l’attaccante si sarebbe involato verso la porta e poteva starci anche un’ammonizione sebbene le norme recenti tendano a non punire eccessivamente la squadra che subisce la massima punizione. Per DAZN il rigore era dubbio, qualcuno lo ha definito addirittura generoso. Non è la prima volta che una decisione pro Salernitana suscita proteste da parte dell’emittente esclusivista, ricordiamo ad esempio le polemiche per il rosso ai danni di Ampadu che, per poco, non rompeva la caviglia a Ribery. Ci vorrebbe una cronaca così precisa anche quando il cavalluccio viene penalizzato, vedi rigore concesso all’Empoli o mancata espulsione di Lozano nel derby. Tornando a Dionisi, è giusta anche la punizione concessa alla Salernitana. Quella che poi ha portato alla rete splendida di Kastanos. E’ vero che il braccio di Caprari è attaccato al corpo, ma quel movimento toglie il pallone dalla disponibilità di Zortea. Scelta corretta. E’ incomprensibile, invece, l’abbondante recupero: ben sette minuti. Eppure, con sostituzioni spesso in contemporanea e una espulsione arrivata a 5 minuti dalla fine senza grosse proteste, 5 sarebbero stati più che sufficienti. Per fortuna il Verona non ha pareggiato, altrimenti ci sarebbero state proteste a non finire.