. . .

Convocato Consiglio Federale d’urgenza, nessuna proroga: anche in caso di assenza di offerte ci sarà l’esclusione dal campionato a partire dal primo gennaio. Venerdì forte contestazione allo stadio

È stata convocata per le ore 11 di martedì 21 dicembre la riunione del Consiglio Federale. Tra gli argomenti all’ordine del giorno, oltre all’approvazione del verbale della riunione dello scorso 25 novembre e alle comunicazioni del presidente, i seguenti punti: informativa del segretario generale, situazione U.S. Salernitana 1919 e determinazioni conseguenti, nomine di competenza, modifiche regolamentari, varie ed eventuali. Naturalmente la tensione è alle stelle, la FIGC non riesce a spiegarsi come mai, oggi, i trustee non abbiano rispettato quanto previsto dal comunicato emesso qualche settimana fa trincerandosi dietro un silenzio che non tutela nemmeno migliaia e migliaia di tifosi che stanno vivendo la giornata odierna con enorme tensione e preoccupazione. L’ipotesi proroga del trust, ad ora, è remota. La Federazione, anche stasera, ha ribadito la volontà di venire incontro alle esigenze della Salernitana per salvaguardare il merito sportivo ed evitare una A a 19 squadre con esclusione in corso d’opera (caso più unico che raro), ma allo stesso tempo ci sono già pressioni da parte di club che pure la scorsa estate provarono a rientrare dalla porta principale e che ora chiederebbero risarcimenti milionari. E così la maggior parte dei legali propenderà per un ultimatum: o si vende entro il 31, o si dimostra l’esistenza di una trattativa in stato avanzatissimo (con preliminare già firmato e caparra versata correttamente) o si va fuori. Anche gli avvocati che hanno seguito, o seguono, la Salernitana ritengono sia altamente improbabile arrivare fino al 30 giugno senza una nuova proprietà.

E poco importa se, ad oggi, qualcuno pare spinga per rivalutare l’abolizione totale delle multiproprietà affidandosi ad un pool di esperti quantomeno per ragionare sul divieto esteso al quarto grado di parentela e agli affini: per la FIGC è capitolo chiuso, per buona pace di un Mezzaroma che segue comunque sotto traccia l’evolversi della vicenda Bari. Ci chiediamo, comunque: come mai martedì si affronterà il tema Salernitana? C’è già la certezza che in sei giorni non cambierà nulla? Possibile che chi vuole acquistare la Salernitana arriva al 15 di dicembre senza soddisfare i requisiti minimi? Che clima ci sarà all’Arechi venerdì se si resterà in questa situazione di totale e imbarazzante incertezza? Che contraccolpo psicologico subirà la squadra rispetto all’enorme punto interrogativo e alla possibilità di ritrovarsi svincolati tra due settimane? E continuare a dire che ci siano caparre versate e trattative in fase avanzata alimenta solo caos e false speranze, come accaduto a giugno. Forse se qualcuno evitava di creare illusioni raccontando i fatti senza telenovele di qualunque genere, la tifoseria avrebbe percepito prima il pericolo.