L’incomprensibile disinteresse dell’amministrazione comunale che, tuttavia, conferma: “Non c’è mai stato nessuno che ci ha contattato per prevelare la Salernitana”. Tifosi furiosi: “In tempi di elezioni erano sempre presenti allo stadio”.
La consigliera comunale Barbara Figliolia (Moderati e Popolari) ha inviato una lettera al sindaco Vincenzo Napoli per chiedere un suo intervento onde evitare la cancellazione dal campionato di calcio della Salernitana. Finora, infatti, non si sono avuti riscontri ufficiali sui futuri proprietari della squadra granata. “Se questo non dovesse verificarsi entro il mese di dicembre – scrive Figliolia – la nostra città subirebbe un danno di immagine difficile poi da cancellare. Sarebbe uno sfregio che obiettivamente non merita la storia calcistica della nostra squadra, né lo merita Salerno, che negli anni ha saputo guadagnarsi un’ottima immagine e reputazione anche in campo calcistico”. L’appello L’esponente della maggioranza di centrosinistra spiega le ragioni del suo interessamento: “Nella mia qualità di consigliera comunale, ma soprattutto come cittadina di Salerno sono legata da uno sviscerato amore per la squadra della nostra città. Ogni giorno cittadini comuni, i miei studenti, e tantissimi tifosi mi invitano a sollecitare il tuo fattivo e concreto intervento sul quale fanno grande affidamento. Sono gli stessi che in tutti gli stadi d’Italia stanno dimostrando il proprio incondizionato attaccamento alla loro squadra di calcio, gli stessi che civilmente e con onore si stanno facendo ammirare per il loro tifo caloroso e l’incessante incitamento, nonostante i risultati molto deludenti”. Di qui la conclusione: “Sono certa che tu ti impegnerai e che il tuo autorevole intervento servirà anche a far conoscere a tutti, tifosi e cittadini, cosa effettivamente sta accadendo e i motivi per cui si siano verificati i ritardi nella cessione della Società, ritardi che si ripercuotono pesantemente anche sui risultati. Aiuta, caro Sindaco, tutti noi, la nostra città, a non cancellare un sogno!” conclude Figliolia