
Iervolino ha avuto un lungo confronto con Sabatini, la prossima gara sarà quella decisiva.
La posizione di Stefano Colantuono resta in bilico. Dirigenza e società hanno deciso di comportarsi in modo molto signorile, concedendogli tutti gli alibi necessari (assenza di proprietà, covid, infortuni, torti arbitrali) e dandogli 180 minuti di tempo, con un organico nettamente rinforzato, per dimostrarsi all’altezza di una impresa apparentemente impossibile. Il 2-2 di ieri non ha affatto soddisfatto Iervolino che, però, ha ribadito ai suoi collaboratori che le decisioni nel merito spettano al direttore sportivo e che non ci sarà alcuna invasione di campo. Assodato che la Salernitana del futuro avrà comunque una guida tecnica con caratteristiche diverse a prescindere dalla categoria (e in merito circolano da tempo i nomi di Liverani e De Rossi) e che Sabatini ha chiarito in una intervista che i tanto contestati cambi siano stati praticamente obbligati da questioni fisiche, ci sono comunque una serie di elementi che alimentano la discussione in società. Il primo tempo, ad esempio, non è piaciuto. Fatta eccezione per le punizioni di Verdi, la Salernitana non ha quasi mai tirato in porta, ha pagato troppo la rete del 2-2 e ha prodotto poco gioco anche per la scelta di schierare un solo attaccante, tra l’altro totalmente neofita del calcio italiano e reduce da un periodo particolare sotto il profilo degli infortuni. Certo, non si poteva pretendere di più con una formazione che presentava sette elementi nuovi, ma l’approccio è stato rivedibile. Nella ripresa, invece, la Salernitana ha convinto ma ci si aspettava un assalto finale che andasse oltre i soliti lanci per la testa di Djuric. Naturalmente nessuno ha la bacchetta magica e amalgamare vecchi e nuovi sarebbe arduo anche per il più bravo degli allenatori, ma a Genova è ultima spiaggia. Forse nemmeno un pareggio eviterebbe il ribaltone. Castori è a busta paga e il suo ritorno non è affatto escluso, Sabatini ha ottimi rapporti con Ranieri e Delio Rossi. E’ chiaro che, in caso di malaugurato esonero, si andrebbe sul traghettatore esperto, a meno che non si scelga una guida tecnica che sposi un progetto a medio-lungo termine che prescinda dal raggiungimento della salvezza. Ma speriamo, ovviamente, che si sbanchi il Marassi e che contro il Milan ci sia ancora Colantuono al timone.