Una valanga d’entusiasmo per la Salernitana, ma c’è un nuovo positivo che fa parte del vecchio gruppo. Massima allerta, ma ci sarà il dodicesimo uomo per spingere i granata
8000 biglietti venduti in meno di 48 ore, una curva Sud che presenterà un colpo d’occhio eccezionale nello scontro diretto con lo Spezia, calciatori travolti dall’affetto della gente e tifosi che viaggeranno da ogni parte d’Italia per sostenere i granata in una partita considerata esiziale dal direttore sportivo Sabatini. Dalla depressione sportiva all’euforia collettiva in poco più di un mese, merito del ciclone Iervolino che ha travolto un ambiente che, nell’era Lotito–Mezzaroma, ha dato dimostrazione di non volere a tutti costi vittorie e promozioni, ma quel rispetto e quel coinvolgimento emotivo che spesso sono mancati. Il nuovo presidente, anche grazie alla sua grandissima esperienza nell’ambito della comunicazione, ha avviato un progetto talmente credibile che anche un eventuale e malaugurato salto all’indietro verrebbe accettato con serenità e con la consapevolezza che una proprietà così forte porrebbe immediatamente le basi per una risalita. I 13mila spettatori che spingeranno la Salernitana lunedì prossimo non riempiranno l’Arechi soltanto per aiutare la squadra a vincere, ma anche e soprattutto in segno di riconoscenza verso Iervolino, l’uomo giusto al posto giusto che proverà a scrivere una pagina di storia calcistica forse senza precedenti. Al suo fianco una certezza come Walter Sabatini, capace di stravolgere la rosa in 15 giorni e di formare il giusto mix tra esperti pronti alla battaglia e giovani che saranno patrimonio a prescindere dalla categoria. Aver tagliato il cordone ombelicale con la Lazio, dunque, ha favorito una strategia di mercato che ha messo tutti d’accordo.
Peccato soltanto che in questo clima di ritrovata partecipazione collettiva ci sia di mezzo questo maledetto covid che, da un mese e mezzo, non dà tregua alla Salernitana. Lo 0-3 a tavolino con l’Udinese (e annesso -1), il caso Venezia e le gare giocate con Lazio e Napoli con 14 calciatori indisponibili hanno lasciato il segno peggiorando la situazione di classifica, ora che la rosa è completa e numerosa ecco un nuovo caso che riguarderebbe uno dei pochissimi superstiti e non un volto nuovo. Naturalmente allerta massima, perchè il rischio di contagio è altissimo e c’è la paura di perdere per lunedì prossimo altre pedine fondamentali oltre agli infortunati di lungo corso. Intanto, però, si continua a pensare al mercato. A breve sarà ufficializzato l’ingaggio di Perotti (contratto fino a giugno), successivamente si parlerà ancora con Ribery per capire cosa lo abbia spinto a chiedere la rescissione poche ore prima della chiusura del mercato. Resterà in lista soltanto se sarà effettivamente motivato, salvo colpi di scena il francese resterà in organico fino alla naturale scadenza del contratto per poi appendere le scarpette al chiodo. Chi andrà fuori? Quasi certamente Strandberg, ormai out da due mesi e mezzo e quasi mai a disposizione dopo l’esonero del suo mentore Castori. Attualmente è in Norvegia, la risoluzione consensuale è ipotesi accreditata. Valutazioni in corso anche sui vari Kechrida, Capezzi e Schiavone, cui cessione è stata frenata da un infortunio muscolare. Intanto è già futuro. La dirigenza, e i suoi osservatori, seguiranno passo passo la crescita di Valerio Mantovani, difensore che ha contribuito alla promozione in A e che è stato girato in prestito all’Alessandria. Alla base rientrerà anche Iannoni, centrocampista di qualità in forza all’Ancona che ha letteralmente conquistato Sabatini.