Inizia una settimana decisiva per le sorti della Salernitana, fondamentale fare chiarezza nel rispetto della tifoseria.
Neanche il tempo di archiviare l’ennesima sconfitta stagionale che la Salernitana torna in campo per allenarsi, con la mente rivolta inevitabilmente al futuro. Da due giorni è iniziata infatti una settimana cruciale per il destino del sodalizio campano, diviso come sempre tra campionato e questione societaria. Tutte le voci che filtrano in questi giorni vanno nella stessa direzione: sul tavolo dei trustee sono arrivate quattro offerte più o meno concrete e, entro il prossimo 16 novembre, sarà emesso un comunicato stampa utile fare il punto della situazione e, si spera, a tranquillizzare una tifoseria in fermento e che, con ulteriori rinvii, potrebbe prendere posizioni drastiche. I seimila che hanno invaso l’Olimpico domenica scorsa (record di presenze in trasferta da quando hanno riaperto gli stadi) chiedono risposte precise, i club organizzati vogliono una cessione immediata, trasparente e che certifichi un totale distacco con il passato soprattutto per programmare il mercato di gennaio senza perdere tempo. “Sono convinto che presto avremo un nuovo presidente, ormai manca un mese e mezzo e siamo entrati nella fase cruciale. Prima arriverà una nuova proprietà, prima potremo metterci a tavolino per programmare. A prescindere dalla mia riconferma sono certo che il club finirà in buone mani” ha detto ieri sera il direttore generale Angelo Fabiani, contestato da una parte consistente della tifoseria, ma artefice principale dell’iscrizione la scorsa estate così come dell’allestimento di una rosa che, al completo, è molto più forte di quanto non dica la classifica.
In estrema sintesi, comunque, potremmo dire che tutte le voci su trattative in stato avanzato – almeno fino ad agosto – fossero fake news messe in giro ad arte da personaggi ormai emarginati a Salerno e che, in cerca di popolarità, hanno gettato fumo negli occhi senza sapere assolutamente nulla. Oggi, invece, ci sono passi in avanti dettati anche dall’abbassamento del prezzo: da 40 a 30 milioni di euro, tutti da pagare subito e non a rate come prospettato da qualche cordata interessata. Quanto al campo, prima di un finale da brividi (Juventus, Milan, Fiorentina e Inter in rapida successione, con due trasferte consecutive) ci sarà il doppio scontro diretto contro Sampdoria e Cagliari, squadre con organici di tutto rispetto ma impelagate nella lotta per non retrocedere. Solo conquistando almeno 4 punti si potrà dare un senso alla stagione, viceversa anche una nuova società farebbe fatica a gennaio. Mister Colantuono, che non ha fatto meglio del suo predecessore, spera di recuperare quasi tutti gli infortunati e si affida al fuoriclasse Ribery e al fattore dodicesimo nuovo. E non osiamo immaginare che spinta darebbe l’Arechi con l’annuncio della nuova proprietà.