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Quando la Salernitana sfidò per l’ultima volta la Sampdoria allo stadio “Luigi Ferraris”

In vista della sfida tra Sampdoria e Salernitana, valida per la 33ª giornata di Serie A, proponiamo la storia dello stadio “Luigi Ferraris”, noto anche come “Marassi”, e l’ultima sfida contro i blucerchiati.

Stadio Marassi, la casa della Sampdoria

La Salernitana tornerà allo stadio “Luigi Ferraris”, per affrontare la Sampdoria. Recentemente, i tifosi e il team del presidente Danilo Iervolino, hanno varcato l’ingresso dell’impianto sportivo, per la sfida contro il Genoa, terminata sull’1-1. Gli inizi dei lavori risalgono al 1910, quando, il presidente del Genoa, Edoardo Pasteur accettò la proposta di costruire la struttura del marchese Musso Piantelli. Nel 1911, seguì l’inaugurazione del “Campo di Via del Piano” e si disputò la prima partita tra Genoa ed Inter.

Solo dal 1932 seguiranno gli ampliamenti dello stadio che porteranno a denominarlo “Luigi Ferraris”, in onore del capitano del Genoa, caduto in guerra. L’inaugurazione avvenne nel 1933, e, in tale evento, venne sotterrata, in onore del neo-nominato “Ferraris”,  la medaglia d’argento al valor militare, sotto la Gradinata Nord. L’anno seguente furono disputate anche partite dei mondiali, come SpagnaBrasile, in uno stadio considerato tra i più moderni. Seguì un ampliamento dai 20.000 ai 30.000, fino addirittura a 60.000 spettatori, come nel caso del derby del 1957.

I mondiali del 1990 e gli anni 2000

Da luglio 1987 al settembre 1989, partirono i lavori di rinnovamento ed ammodernamento dello stadio, in vista dei mondiali di Italia 1990. Del vecchio stadio rimase solo l’ingresso della tribuna. Le principali innovazioni  riguardarono l’introduzione di due maxischermi, un gazebo per la stampa e, per settori ospiti, si creò uno spazio apposito nei Parterre. L’intento era quello di ricreare l’effetto di stadio, secondo il modello inglese.

Al termine dei mondiali, a causa dei costi eccessivi, si optò per eliminare il gazebo, e, per il settore ospiti, si decise di spostarlo  ai lati delle tribune. Nel 2001 seguirono il rinnovamento i sistemi dei tornelli, mentre nel 2005 la capienza dello stadio si ridusse a 38.000 spettatori, in virtù della partecipazione della Sampdoria alla Coppa Uefa. Nel 2011, invece, si sono svolti i festeggiamenti per il centenario della costruzione dello stadio.

L’ultima Salernitana allo stadio “Marassi”

L’ultimo Sampdoria-Salernitana, risale alla stagione di Coppa Italia 2020-2021, quando al terzo turno, le due squadre si affrontarono in uno stadio vuoto, in virtù della pandemia. Da un lato mister Claudio Ranieri, mentre dall’altro Fabrizio Castori: il primo opta per un 4-3-1-2, il secondo per il 3-5-2. Largo spazio al turnover, in virtù dei rispettivi impegni di campionato. Nel video seguente, proponiamo la sintesi di quella partita, in cui la Salernitana prova comunque a ben figurare, tuttavia il divario tra le due squadre è evidente

A decidere la partita sarà Antonino La Gumina, su una disattenzione difensiva della retroguardia granata. Con tale sconfitta, la Salernitana non accederà ai sedicesimi di finali, che l’avrebbero proiettata contro il Genoa, ed in caso di un ulteriore passaggio di turno, contro la Juventus. Nonostante ciò, i granata avranno la propria rivincita morale, ottenendo la promozione in Serie A.

 

FONTE: SALERNOSPORT24