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La prodezza del cipriota ha ricordato quella del centrocampista sardo nel 2011.

20 minuti di sofferenza a cospetto di un calciatore forte come Ilic, poi Grigoris Kastanos ha preso le misure ed è diventato uno dei protagonisti principali della trasferta di Verona. L’emergenza totale e le caratteristiche del Verona lo hanno costretto, ancora una volta, a giocare in un ruolo non propriamente congeniale alle sue peculiarità, lui che ha tanta qualità nelle gambe e potrebbe essere devastante nella metà campo avversaria anche per la sua capacità di creare superiorità numerica. Alla fine, però, ha dimostrato che, se la testa è quella giusta, si può dare tanto a prescindere dal modulo e dalla posizione. Kastanos è stato bravo, ha gestito bene anche la pesante ammonizione ricevuta ed è sempre stato pulito nei contrasti e attento negli anticipi, meritando gli applausi dei compagni e dei tifosi già prima di una rete capolavoro che è, tra l’altro, la prima di un cipriota nel massimo campionato italiano. Una sorta di remake di quanto accaduto nel 2011, quando Carrus gonfiò la stessa rete con una punizione simile e spettacolare. Il modo migliore per riscattare anche qualche calcio d’angolo non battuto benissimo. E, galvanizzato dall’eurogol, l’ex Pescara è stato trascinatore fino alla fine, quando ha tenuto alto il baricentro consentendo alla Salernitana di far passare i minuti rischiando pochissimo. E con la Lazio, contro cui all’andata non giocò per squalifica, siamo certi sarà ancora titolare.

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