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L’arrivo del fuoriclasse francese a Salerno scatena l’entusiasmo, l’argomento è assai gettonato su tutti i giornali internazionali.

Nella sua intervista a storieesport.it, di cui riportiamo alcuni passaggi, il centravanti ex viola Luca Toni commenta così la scelta di Ribery, la piazza di Salerno e soprattutto cosà potrà dare il campione francese alla Salernitana

Ribery ha scelto la Salernitana: sorpreso, spiazzato, oppure?

La Salernitana ha fatto un gran colpo davvero, per una neopromossa poi direi straordinario. Mi vien da dire il migliore di questo mercato dell’intera serie A. Frank lo conosco come pochi: è un campione, ha voglia di far bene, di giocare, di divertire e divertirsi. La Salernitana ha fatto breccia nel suo cuore, è stata bravissima. Ha saputo corteggiarlo nella maniera giusta, Frank non aspettava altro. Anche negli ultimi giorni c’eravamo sentiti spesso, ero sicuro che volesse continuare. Ha scelto una piazza importante, molto calorosa: una piazza che gli dà stimoli. Salerno è la piazza giusta per Frank. E il discorso vale anche al contrario.

Accolto all’Arechi da quasi diecimila tifosi.

Glielo avevo detto. All’Arechi ci ho giocato, è uno stadio di pallone, è uno stadio che respira calcio, è un posto che fa tremare ed emozionare, è un campo che ti stimola. Quale miglior scenario per uno come Frank? Si esalterà ed esalterà. Sarà la spinta non solo per la squadra – per Simy e Bonazzoli sarà una festa, un invito continuo a far gol perchè a Frank piace più regalare assist che segnare – ma per tutto il gruppo. Una guida dello e nello spogliatoio. Una spinta incredibile anche per l’ambiente. Frank è un fuoriclasse, non è solo come giocatore. Stop.

L’ha sentito?

Sì. Ho alcuni amici di Salerno che mi hanno chiamato per dirmi subito: Luca mandalo da noi, facci chiamare. L’ho sentito, è molto carico. Gli piacciono gli ambienti caldi, ha voglia di dimostrare non solo a Salerno ma a tutta la serie A che non è un giocatore finito come invece qualcuno ha detto e scritto. Secondo me non lo conoscono bene… Frank è uno che fa la differenza.

I cavalli si vedono all’arrivo: a 38 anni non si resta a questi livelli se non si è professionisti, oltre che campioni col pallone tra piedi.

È così. Anche in questo Frank potrà indicare la strada a chi conviverà nello spogliatoio. Un esempio, un ragazzo al quale auguro le migliori fortune. E non solo perché è un amico. Se lo merita. E auguro il meglio alla Salernitana perché è stata brava a prenderlo, perché ha dietro una piazza che vive per il calcio. E il calcio, signori, è Frank Ribery.

Verrà a trovarlo?Magari a breve contro il Verona? È vero che un paio di settimane fa gli aveva consigliato gli scaligeri?

Sì, è stata la prima cosa che mi ha chiesto quando gli ho telefonato: Luca, quando vieni? Verrò a trovarlo, e verrò a vedere qualche partita all’Arechi.

Mi aveva chiesto informazioni su alcune piazze, io che nel Verona ci ho giocato gli avevo detto quello che pensavo. Anche Verona è una piazza calda, un posto dove avrebbe potuto far bene e dove trovare grande trasporto. Secondo me il Verona ha compiuto un grande errore nel non affondare i colpi. Brava invece, anzi bravissima la Salernitana a riuscirci.

Le aveva chiesto anche di Salerno e della Salernitana?

Sì. A Salerno ci sono stato da avversario. Gli ho detto che avrebbe trovato tutto quello che cercava e desiderava, ciò che fa scattare la molla: calore, ambiente, città innamorata della propria squadra e uno stadio che fa venire i brividi. È proprio il suo habitat. Lui cerca la bolgia, si esalta quando ha lo stadio per sè. Certo, si vedrà a fine stagione il risultato. Sinceramente però di giocatori come Ribery che saltano l’uomo non ne vedo tanti in A.

Cosa potrà dare alla Salernitana, e cosa ricevere?

Sicuramente la sua esperienza, la sua personalità perché la Salernitana è una squadra piena di giovani o di calciatori che non hanno mai fatto tanta serie A. È una squadra che lotterà per non retrocedere e dunque in alcuni momenti il pallone scotterà: Frank in quei momenti si farà dare il pallone. Sarà il punto di riferimento per tutti i suoi compagni. In campo non sarà facile, ha sempre giocato a livelli altissimi: magari non riceverà sempre bene e pulito il pallone, con i tempi giusti come gli capitava al Bayern o altrove, però a Salerno è venuto con la mentalità giusta, è consapevole di tutto, è convinto di farcela. Mi ha detto: Luca, vincerò anche questa guerra. Io non ho dubbi. Ce la farà. Ricevere? Lui ha bisogno di grande affetto.

Dove lo sistemerebbe in campo?

Toccherà a Castori valutare e scegliere dando il giusto equilibrio alla squadra. È un giocatore straordinario ma è chiaro che non ha più l’età per fare tutta la fascia in una partita intera. Ne parlerà con l’allenatore, spetterà a loro due scegliere la soluzione migliore: Castori è un tecnico saggio, saprà stabilire il giusto dialogo con Frank che non è uno di quelli che fa pesare il proprio status. Si mette sempre a disposizione, per il bene del gruppo. Per una squadra che deve salvarsi, averlo costituisce un privilegio. È un fattore in più.

Con Ribery la Salernitana si mette al pari delle altre rivali per la salvezza?

La Salernitana ha fatto una buona campagna acquisti in avanti. Simy e Bonazzoli sono attaccanti bravi, vedono la porta e da Frank potranno ricevere soltanto un’ulteriore spinta. Bisognerà vedere come reggerà dal punto di vista difensivo. Sarà fondamentale. Come sarà importante dar bene la palla a Ribery. Se lo accendi con i tempi adatti e la pulizia giusta, ci penserà lui.