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Ribéry s’inchina alla Curva Sud Siberiano, il capitano senza fascia

Da settembre si aggira sul prato dello stadio Arechi un personaggio che per anni ha fatto il bello ed il cattivo tempo sulla fascia sinistra del Bayern Monaco, Frank Ribery.

Ribery, dal Bayern allo stadio “Arechi”

Il campione transalpino ha conquistato campionati a ripetizione nella Bundesliga, e volendo chiudere la carriera ha pensato a Salerno. I granata oggi sono una squadra che non solo non ha la forza tecnica per stare nella parte sinistra della classifica, ma deve lottare a denti stretti per tentare di conquistare una salvezza che varrà come uno scudetto.

Con il Genoa la Salernitana ha conquistato la sua prima vittoria del campionato. Monsieur Ribéry è stato l’ultimo ad entrare sul terreno di gioco, ed è stato l’ultimo ad uscire, dopo aver invitato i suoi compagni di squadra a rientrare dallo spogliatoio per ringraziare. Anche nel match con i genoani la Curva Sud Siberiano ha trascinato la squadra.

L’esempio del leader

Un comportamento che ha lasciato sbigottiti in un primo momento chi dagli spalti ha assistito allo spettacolo. Poi è scoppiato un fragoroso applauso.

Seguirlo durante la partita è uno spettacolo, non tanto per i suoi dribbling, ma per capire la sua forza d’animo, e quanto ci tenga a questa casacca. Già dal primo tempo più volte si vede che si piega sulle gambe, ma proprio da questo gesto si capisce che vuole andare avanti. Vederlo chiamare, incoraggiare i compagni di squadra, magari tentare qualche scambio, ed anche se l’azione non si conclude come lui ha pensato, incoraggia, stimola il collega e riparte.

Da questi semplici gesti si capisce il significato delle sue prime dichiarazioni nella sala di Caffè Motta nel suo primo giorno a Salerno. Non a svernare, ma a completare la sua carriera con un trofeo che non sarà alzato, ma che rimarrà nel cuore di tanti tifosi innamorati della casacca granata.

FONTE: SALERNOSPORT24

FOTO: CARLO GIACOMAZZA