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Nel calcio moderno, la gestione economica è tanto cruciale quanto le prestazioni in campo, e la Salernitana ne è un esempio emblematico. Mentre la difesa del club vedrà diversi calciatori partire a fine stagione per scadenza di prestito o di contratto, è l’attacco che richiede una riflessione strategica profonda. La squadra deve affrontare la sfida di non sovraccaricare la lista degli over e di ridurre il monte ingaggi, una situazione aggravata dalla necessità di una decisione rapida sul nuovo direttore sportivo, che sarà chiamato a operare immediatamente.

Diverse figure chiave si trovano al centro di questa dinamica. Tra i giocatori che non rientrano nei piani tecnici del club ma che presentano contratti onerosi spiccano Ikwuemesi e Simy. Il primo, acquisto estivo non riuscito, e il secondo, legato alla squadra fino al 2025 con uno stipendio superiore a 1,5 milioni di euro, rappresentano delle vere grane finanziarie. Simy, in particolare, dopo vari rifiuti di trasferimento, potrebbe essere incentivato a cercare nuove opportunità per evitare di ritrovarsi senza squadra a breve termine.

Anche Federico Bonazzoli, di ritorno a Salerno con un contratto valido fino al 2028 e con lo stesso stipendio di Simy, potrebbe non rimanere. Nonostante il presidente Iervolino lo consideri un asset prezioso, le sue prospettive future potrebbero dipendere dai risultati di questa stagione e dalle possibilità di un suo utilizzo effettivo nella massima serie.

Il caso di Dia aggiunge ulteriori complessità, con il giocatore che rischia di non essere reintegrato nella squadra dopo una stagione difficile caratterizzata da infortuni e scarsi risultati. La soluzione più probabile potrebbe essere un prestito con obbligo di riscatto, un tentativo di recuperare almeno parte dell’investimento fatto.

Infine, c’è Mikael, il cui contratto scade nel 2025 e che percepisce un ingaggio di oltre 1,5 milioni di euro. Le difficoltà pregresse con il club rendono poco probabile una sua permanenza, con la possibile soluzione di una rescissione contrattuale, soprattutto se si concretizzasse l’interesse di squadre brasiliane.

L’importanza di una gestione attenta e proattiva dei contratti e degli ingaggi per garantire la sostenibilità finanziaria e sportiva è davvero fondamentale soprattutto per una squadra oramai prossima alla retrocessione. La situazione attuale della Salernitana serve da monito sulle complessità del calcio professionistico, dove le decisioni economiche possono avere ripercussioni tanto profonde quanto quelle tecniche.

FONTE FOTO: PAGINA FB USSALERNITANA1919