Grande soddisfazione per il direttore sportivo Angelo Fabiani e per la tifoseria salernitana.
La presenza del commissario tecnico campione d’Europa Roberto Mancini allo stadio Dall’Ara di Bologna non è passata inosservata. Originariamente il mister azzurro era atteso allo stadio per visionare Orsolini e – pare – qualche altro calciatore rossoblu, ma l’occhio è stato catturato da due giocatori della Salernitana sui quali è stata stilata una relazione positiva, con tanto di confronto successivo con Vialli e i suoi più stretti collaboratori.
Era facile immaginare che Ruggieri, fresco di convocazione in under20, potesse risultare interessante agli occhi di un allenatore che ama gli esterni di spinta e che sappiano svolgere bene entrambe le fasi. Scuola Atalanta, Ruggieri sarà a breve parte integrante dell’Under21 di Nicolato e, continuasse su questa strada, confermerebbe di essere un autentico predestinato destinato ad essere titolare inamovibile della Dea di Gasperini a stretto giro di posta. Voluto fortemente da mister Castori, il terzino di San Giovanni Bianco sarà visionato da alcuni osservatori annunciati all’Arechi per domenica sera. Ma sul taccuino di Mancini è finito anche Federico Bonazzoli, attaccante che sembrava destinato ad una carriera brillantissima ma che è stato frenato da qualche problema di natura muscolare. L’avvio di stagione super ha destato interesse e curiosità, il commissario tecnico ha colto l’occasione per chiedere informazioni anche ad altri colleghi che lo hanno seguito ed accompagnato nel percorso di crescita. Immaginare un Bonazzoli già nel giro della Nazionale maggiore, ancor di più dopo il trionfo agli Europei, è prematuro. Ma l’assenza di giocatori di grande livello nel reparto offensivo e la capacità dello staff tecnico di puntare su gente brava senza badare a curriculum e squadra di militanza lasciano pensare che una porticina potrebbe aprirsi anche per lui. Del resto la Salernitana, in rosa, ha un sacco di nazionali stranieri e potrebbe essere motivo d’orgoglio vederne qualcuno con la casacca azzurra.
Gaetano Ferraiuolo