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Trasferta romana in posticipo lunedì 22 maggio per la Salernitana nel campionato di Lega A 2022/23 contro la Roma di mister Mourinho

I granata sono di scena allo stadio Olimpico ( 71.000 spettatori-  via dei Gladiatori) per una sfida dalle mille emozioni.

L’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo, prima di andare a tifare per la nostra squadra, Vi consiglia di gustare le bonta’ enogastronomiche del territorio  romano

  • Supplì
  • Carciofi alla Giudia
  • Gnocchi alla romana
  • Pagliata con rigatoni
  • Gricia
  • Cacio e pepe
  • Amatriciana
  • Abbacchio a scottadito
  • Saltimbocca
  • Fagioli con le cotiche
  • Maritozzo

 

 



 
PRODOTTI TIPICI DELLA ZONA

La cucina romana  tradizionale è fondata su  ingredienti di derivazione rurale e contadina, di origine vegetale ed animale, preparati secondo ricette spesso tramandate di generazione in generazione in ambito familiare.

Poiché si è sempre trattato di pietanze lavorate da materie prime ricavate dalla Campagna Romana, terra molto fertile e produttiva, esse erano prevalentemente a soddisfare le esigenze energetiche dell’uomo impegnato nel lavoro nei campi e spesso consumate nell’ambito di una o al massimo due sedute alimentari quotidiane, le preparazioni della cucina romana sono quindi idealmente associate a piatti particolarmente nutritivi, saporiti e somministrati in porzioni abbondanti

I capisaldi di questa cucina sono i primi piatti, sia asciutti sia in brodo. Questi ultimi sono preparati con della pasta con verdure o legumi (cecipatatebroccolifagioli), e il cosiddetto “quinto quarto”. Nei giorni di festa erano molto comuni l’abbacchio e la carne di capretto, forniti direttamente dai pastori locali.

Roma è stata da sempre più un importante mercato di consumo che non di produzione, tuttavia la cucina romana popolare ha avuto a disposizione in abbondanza le produzioni tipiche della regione, dall’olio, al vino, dalla verdure ai maiali e gli ovini della Campagna romana o dell’Umbria (i macellai che vendevano maiale si chiamavano, infatti, norcini, e fino agli anni cinquanta il maiale non si vendeva da dopo Pasqua a novembre) .

Il burro nella vera cucina romana è praticamente uno sconosciuto: per ingrassare e anche per friggere si usava casomai lo strutto di maiale. Il condimento d’elezione era ed è tuttora l’olio extravergine d’oliva, ancora presente tra le produzioni tipiche del Lazio.

Nell’antica Roma la cucina era molto semplice, a base di cereali, formaggi, legumi e frutta. Le spezie più usate erano il piper cubebacumino e il lingustico. I “piatti forti”, consumati dai ricchi, erano a base di carne, soprattutto di maiale.

Roma vanta anche una lunga tradizione nella preparazione delle pizze.

 

 



 
CLIMA E TERRITORIO

Previsti  22  gradi con una giornata primaverile.

Roma (un comune italiano di 2779450 abitanti, capitale della Repubblica Italiana, nonché capoluogo dell’omonima città metropolitana e della regione Lazio.

Si tratta del comune più popoloso d’Italia, il terzo dell’Unione europea dopo Berlino e Madrid e il settantesimo nel mondo] Mentre con 1287,36 km² è il comune più esteso d’Italia e la quinta città più estesa d’Europa dopo MoscaIstanbulLondra e San Pietroburgo, nonché la prima dell’Unione europea; è il cinquantacinquesimo comune più esteso nel mondo.

Dotata di un ordinamento amministrativo speciale, denominato Roma Capitale, disciplinato da una legge dello Stato, è inoltre il comune europeo con la maggiore superficie di aree verdi .

È stata fondata secondo la tradizione il 21 aprile del 753 a.C. da Romolo (sebbene scavi recenti nel Lapis niger farebbero risalire la fondazione a 2 secoli prima), nel corso dei suoi tre millenni di storia è stata la prima metropoli dell’Occidente, cuore pulsante di una delle più importanti civiltà antiche, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l’arte, l’architettura, l’urbanistica, l’ingegneria civile, la filosofia, la religione, il diritto e i costumi dei secoli successivi. Luogo di origine della lingua latina, fu capitale dell’antico Stato romano che estendeva il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell’Europa, dello Stato Pontificio, sottoposto al potere temporale dei papi e del Regno d’Italia (dal 1871 al 1946). Per antonomasia, è definita l’UrbeCaput Mundi e Città eterna.

Cuore della cristianità cattolica, è l’unica città al mondo ad ospitare al proprio interno un intero Stato, l’enclave della Città del Vaticano: per tale motivo è spesso definita capitale di due Stati.  Il suo centro storico, delimitato dal perimetro delle mura aureliane, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni, è espressione del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo occidentale europeo   e, nel 1980, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, provvedimento esteso nel 1990 ai territori compresi all’interno delle mura gianicolensi.   Luogo di fondazione della Comunità economica europea e dell’Euratom[ , ospita anche le sedi di tre organizzazioni delle Nazioni Unite: l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD) e il Programma alimentare mondiale (PAM).
 

 



l territorio comunale è ampio, avendo inglobato aree abbandonate da secoli, per la maggior parte paludose e inadatte all’agricoltura e non appartenenti ad alcun municipio: con una superficie di 1287,36 km² è il più vasto d’Italia ed è uno dei più estesi tra le capitali europee.  La densità abitativa non è elevatissima, per la presenza di aree verdi sparse nel territorio comunale:] Roma rappresenta un unicum nel mondo occidentale per la vastità della campagna che fa da corona alla città e la compenetrazione fra città e campagna. ] Roma, inoltre, è il comune italiano con il più alto numero di territori comunali confinanti, 29 (escludendo l’enclave della Città del Vaticano).

Il territorio su cui la città è sorta e si è sviluppata ha una storia geologicamente complessa: il substrato recente è costituito dal materiale piroclastico prodotto dai vulcani, ormai spenti, che cingono l’area della città a sud-est, il Vulcano Laziale negli attuali Colli Albani, e a nord-ovest, i Monti Sabatini, tra 600000 e 300000 anni fa. Da questi depositi si formano gran parte dei rilievi collinari dell’area. Successivamente l’attività fluviale del Tevere e dell’Aniene contribuì all’erosione dei rilievi e alla sedimentazione, caratterizzando il territorio attuale.

pini domestici, alberi dominanti in città, a Villa Doria Pamphili

Il territorio di Roma, pertanto, presenta diversi paesaggi naturali e caratteristiche ambientali: alcuni rilievi montuosi e colline (compresi gli storici sette colli), le zone pianeggianti, il fiume Tevere e i suoi affluenti, le marrane, i laghi di Bracciano e di Martignano e quelli artificiali, un’isola fluviale (l’isola Tiberina), la costa sabbiosa del lido di Ostia, il mar Tirreno.

L’avvocato e giornalista “Gastronomico Granata” Andrea Criscuolo

Responsabile Comunicazione Salerno Club 2010 e Conduttore trasmissione Tifosissimi