Il DS della Salernitana, Walter Sabatini, ha parlato di giocatori e allenatori in un’intervista concessa a OttoChannel. Ecco le sue parole.
Salernitana, Sabatini: “Colantuono sfortunato”
Il DS Walter Sabatini ha parlato della situazione e dei neo arrivati in casa Salernitana: dal tecnico Nicola ai giocatori, passando anche per l’esonero di Stefano Colantuono.
Su Colantuono
«Abbiamo fatto una scelta dolorosa e fastidiosa, quella di cambiare l’allenatore,ma è una legge inequivocabile e non discutibile del calcio. Bisognava fare qualcosa, di certo c’è dispiacere perchè Stefano è un professionista serio, competente ed applicato. Diciamo che non è stato fortunato ma la fortuna è un’attitudine, a volte bisogna essere bravi a cercarsela; bastava un episodio in queste ultime due partite per ottenere una vittoria. Queste due gare con Spezia e Genoa hanno portato due punti, forse accolti con scetticismo ma alla fine non solo deludenti, cosi come è importante quello portato dal nostro ufficio legale con la cancellazione del -1 con l’Udinese. Per ora sono piccolissimi passi in avanti ma in futuro potrebbero rivelarsi determinanti. La Salernitana è una squadra in gestazione, in assemblaggio. Ho visto segnali rassicuranti. In queste due settimane l’idea che mi sono fatto conta poco, è più importante quella che mi farò da domenica in poi».
«Non bisogna essere ingenerosi verso Colantuono, lui è sicuramente grintoso e non è vero che è mancato lo spirito alla squadra. C’è stata grande attenzione nelle ultime due partite, la Salernitana è stata attendibile come squadra. Ci sono situazioni in cui si vede che c’è fiducia, stima reciproca, voglia di lottare. Prendiamo come esempio il gol del pareggio col Genoa: l’azione di Simone Verdi che ha uno spunto travolgente, Djuric si è fidato di un cross che non era scontato ed è andato su quel pallone. Allo stesso modo poi Bonazzoli ha creduto nella sponda di Djuric e si è lanciato in anticipo sull’avversario. Queste cose si costruiscono in estate quando giochi contro i boscaioli nel ritiro. E invece noi dobbiamo farlo in gare ufficiali dove i punti pesano il doppio. Per questo Colantuono ha tutta la mia stima e il mio rispetto e noi dobbiamo essere grati per il lavoro fatto e per il suo contributo».
Su Nicola
«Davide Nicola è un tecnico che sa allenare, ha un background di partite conquistate con la grinta e con il gioco. E sono allo stesso modo certo che l’allenatore che abbiamo scelto saprà rispecchiare i valori che stiamo vedendo in campo e che cerchiamo dai giocatori. Noi siamo obbligati a vivere momenti cruciali fino alla fine del torneo visto il nostro posizionamento in classifica, e anche il calciomercato ci ha spinto ad avere un atteggiamento famelico andando su trenta calciatori per prenderne dieci. Nicola porta con sé il suo staff che è operativo e vive di osmosi con il tecnico. C’è un linguaggio comune, un’adesione comune al progetto e credo che la squadra se ne accorga immediatamente. Il contratto di lungo periodo con me non esiste e nemmeno io lo voglio per me in quanto non voglio vincolare e mettere in difficoltà la società per cui collaboro. Nicola ha accettato un contratto fino a giugno con premi di rendimento per lui e per il suo staff. E con la promessa di voler andare avanti insieme al verificarsi di determinate condizioni. Iervolino non si vuole fermare dopo questi sei mesi e tutto fa pensare che si possa andare avanti con Nicola anche dopo. Non ci sono vincoli contrattuali, ma c’è un’intesa tra gentiluomini, tra uomini di sport, e anche in questo caso Nicola ha dimostrato la sua forza e la sua maturità».
Sulla salvezza
«Non faccio tabelle salvezza, non mi piacciono. La gara con il Milan va giocata, non la considero una partita proibitiva, e quindi è inutile andare a vedere dove possiamo fare punti. Poi ci sarà quella con il Bologna ed anche in quel caso penso che saremo all’altezza della situazione. Le gare con Udinese e Venezia dovranno essere recuperate prima possibile per la regolarità dei campionati. Metterle in fondo sarebbe un errore strategico. Sicuramente ci faremo trovare pronti e dico che la Salernitana deve fare la corsa su se stessa, inutile pensare agli inciampi delle altre».
Su Mousset e altri nuovi acquisti
«Mousset ha qualità incredibili, come rapidità e movimenti; è un ragazzo educato, propenso al sacrificio e ci aspettiamo da lui grandi prestazioni. Ero preoccupato per Fazio, Perotti e Radovanovic che erano reduci da lunghi periodi di inattività: miracolosamente sono andati in campo e hanno fatto bene. Merito anche di Colantuono che – specie per Perotti – li ha subito impiegati. Anche Fazio ha commesso errori non da Fazio, ma poi si è visto che è andato in crescendo. Radovanovic ha giocato bene i suoi 60 minuti a Genova. Per i brasiliani ci sono motivi di ottimismo, solitamente i calciatori provenienti dal Brasile non si prendono a gennaio ma io avevo bisogno di talento, freschezza e gioventù. Anche Mikael ha un tiro fulmineo, per il suo sinistro mi ricorda Alvaro Recoba: appena ricomincerà ad entrare in condizione dimostrerà che vede molto bene la porta. Ederson e Bohinen faranno parlare delle loro qualità».
Su Verdi
«I nostri giocatori di qualità verranno fuori, si vede che Simone Verdi ha subito messo in campo grande qualità suffragata da una buona condizione. Quando ho avuto il primo contatto ho messo subito in chiaro le cose e gli ho chiesto di non rinunciare mai alle sue qualità, come un patto di sangue. E questo l’ho posto come condizione prima di ingaggiarlo perché se continua a fare il talento inespresso finirà qui la sua carriera, per lui è un capolinea tecnico e quindi ce lo stiamo godendo. Sono orgoglioso di Simone Verdi e mi aspetto anche dagli altri la stessa apertura e disponibilità. Non ci sono brutti anatroccoli, vanno fatti gli elogi anche a chi c’era già prima che si sta mettendo a disposizione».
Su Ribéry
«Si trova meglio oggi, anche per lui non avere l’obbligo di essere sempre a disposizione è un sollievo. E’ una bellissima sorpresa, lui è un campione vero in ogni allenamento lo dimostra, si comporta come tale».
Sul nuovo preparatore
«Abbiamo reclutato un preparatore specifico per chi sta recuperando dagli infortuni e per chi ha bisogno di lavoro differenziato e si coordina con il preparatore di Nicola. Stiamo lavorando bene e sono fiducioso non in maniera sciocca ma consapevole. Sono al campo tutti i giorni e vedo sempre un miglioramento, la nostra avventura non si compirà in un giorno ma sono sicuro che la Salernitana sarà avversario temibile per i prossimi due mesi a cominciare dalla sfida al Milan».
Fimmanò: “Se Salernitana ferma il Milan, gemellaggio con Napoli”
Infine, ci sono anche le parole dell’avvocato della Salernitana, Francesco Fimmanò, che ha parlato in seguito al ricorso vinto. Ricorso che permetterà al club granata di giocare il match in precedenza annullato e perso a tavolino con l’Udinese. Il punto di penalizzazione è stato, di conseguenza, tolto.
«Per me la Salernitana che ferma il Milan sarebbe l’apoteosi, la nascita di un gemellaggio con il Napoli. La mia impressione è che la Salernitana abbia un tipo di squadra per la quale non può portare a casa le vittorie sul modello Spezia, ad esempio. Con calciatori come Perotti e Ribery, ovvero di classe ma avanti con l’età, deve giocare all’attacco. Sono calciatori che hanno gli ultimi metri. La mia impressione è che la Salernitana debba giocarsi il tutto per tutto in ogni gara».
FONTE: SALERNOSPORT24