Le parole del direttore sportivo consentono di gettare acqua sul fuoco, tifoseria fortemente divisa.
“E’ successa una cosa spiacevole, un incidente può ingenerare qualsiasi situazione a e noi interessa che il ragazzo stia bene. Ha subito solo un piccolo trauma cranico. Il ragazzo è andato a cena fuori, è rientrato tardi e non avrebbe dovuto. Erano le tre. Si è già scusato. Domani mattina incontrerà l’allenatore, si spiegheranno e si parleranno ma direi di ridimensionare il caso. Il giocatore è libero di andare fuori a cena, sapendo che ci saremmo allenati di pomeriggio e, tutto sommato, si può accettare senza far drammi. Avrà una multa, ora stiamo cercando di capire se c’erano altri elementi della rosa. Lui è un aggregatore, è un ottimo compagno di squadra e, probabilmente, avrà cercato anche di coinvolgere i ragazzi per vivere con serenità questi giorni ricchi di tensione. Tutti, ve lo assicuro, tengono alla salvezza della Salernitana. Ribery si allena al massimo, come un ragazzino, la sua umiltà lo porta ad essere sempre al fianco di ogni atleta dispensando consigli. Le sue qualità umane mi permettono di definirlo speciale, vi assicuro che gli vogliamo tutti bene. Ci sarà una multa, lo ripeto, ma credo che la parentesi vada chiusa. Anche io, da calciatore, ho fatto i miei sbagli.Anzi, trovo del tutto fuori luogo che si diffondano sui social le fotografie del referto medico o altre cose dalle quali la stampa deve prendere le distanze. Addirittura si legge fosse ubriaco: è musulmano, la sua religione non lo consente. Non si vada oltre, lo chiedo veramente con tutto il cuore. La società lo proteggerà come merita”. Così il direttore generale della Salernitana Walter Sabatini intervistato a Telecolore.
Infine una analisi generale: “Il fatto che Zortea entri e faccia subito gol di sinistro e non di destro lo interpreto come un segnale, così come il fatto che sia stato Mousset a fare una bella giocata. Ederson sta crescendo, Lassana ha le caratteristiche giuste e sono felice quando chiedo a Radovanovic come si senta e lui mi dice “Non vedo l’ora di allenarmi, qui sto benissimo e sono felice”. Negli occhi del mister c’è ferocia e voglia di sbranare qualunque cosa. Ero ben consapevole di quale classifica ereditassi, ma sono innamorato della Salernitana e darò l’anima fino alla fine”