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La rosa allestita dalla dirigenza è superiore a quelle di Venezia e Spezia e se la gioca alla pari con almeno altre sei. Ogni bocciatura sarebbe stata prematura.

Lo abbiamo rimarcato nelle settimana scorse, quando la squadra prendeva gol a grappoli e stazionava tristemente sul fondo della classifica con zero punti. Lo ribadiamo oggi che, finalmente, si commenta una vittoria e si respira l’aria della salvezza: la Salernitana allestita in estate è tutt’altro che impresentabile e virtualmente condannata alla retrocessione. Le lacune ci sono, partiamo da questo presupposto: forse manca un terzino destro che sappia sia spingere, sia marcare, forse ci sarebbe stato bisogno di un vice Lassana d’esperienza e di una mezzala di qualità che si giocasse il posto con l’ottimo Kastanos, ma l’organico è valido e, preso singolarmente, ha tutte le carte in regola per mantenere la categoria. Facciamo finta di essere dall’altra parte e di essere tifosi di Spezia, Empoli o Venezia: come giudicheremmo una rosa formata da Ribery, Simy, Bonazzoli, Djuric, Obi, Ruggeri, Coulibaly, Ranieri, Strandberg e Gagliolo? Considerando che la dirigenza ha operato senza un grande budget, in ritardo a causa del dilemma esclusione e con il fardello dell’assenza di una società, riteniamo che non si potesse chiedere molto di più. In fondo questa squadra, fatta eccezione per il secondo tempo di Torino (con la Roma non c’era storia e mancavano tanti titolari), ha tenuto testa al Bologna (che ha dato tre gol alla Lazio e pareggiato a Bergamo), al Sassuolo, all’Atalanta e al Verona che, ultimamente, dà 3-4 gol a tutti ma a Salerno ha fatto tre tiri in porta in 95 minuti. Riteniamo che, a mente fredda, si dovessero fare altri tipi di valutazione: una squadra imbottita di stranieri che devono adattarsi, di persone arrivate in ritardo o di calciatori che non avevano mai militato in categoria doveva necessariamente pagare dazio in avvio e solo col tempo può rendere rispetto alle proprie potenzialità. A questo punto sarà senza dubbio interessante vedere all’opera la Salernitana dopo la sosta, quando Ribery e Simy (gente invidiata da tutte le compagini che occupano la zona destra della classifica) saranno quasi al top. Peccato per le tante assenze, lo stop lungo di Lassana è un duro colpo. Ma siamo certi che le prossime tre gare potranno rilanciare alla grande le quotazioni del cavalluccio marino.