Tutto ruota intorno alle due gare da recuperare, decisiva la vittoria nelle sedi legali.
2 punti contro Spezia e Genoa rappresentano magro bottino, è forte la sensazione che per un acino di sale si rischi di buttare la minestra. Ok puntare giovani di prospettiva, ma se vanno via Gondo e Simy serve un attaccante che conosca il campionato e sia esperto. Così come può essere un errore concedere ultima spiaggia ad un allenatore a rischio esonero alla vigilia di una doppia sfida decisiva. Il nostro voto altissimo al mercato, però, resta e chi investe milioni di euro con una classifica deficitaria e in tempi record merita comunque rispetto, sostegno e fiducia. Proprio per questo vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno. Nel girone di ritorno, con una partita in meno, la Salernitana ha fatto 5 punti (in stadi difficili come quelli di Verona e Genova e con un rigore solare non dato lunedì scorso), perdendo con Lazio e Napoli con 13 calciatori fuori. In teoria i granata hanno due partite in più delle altre, un potenziale -8 è ancora recuperabile dovendo giocare in casa con Bologna, Sassuolo, Torino, Venezia, Cagliari e Udinese e con un Empoli alla penultima teoricamente già salvo. L’impresa resta possibile, sperando che il VAR non continui ad aiutare le dirette concorrenti e che non si facciano più questioni di principio che hanno spinto, incomprensibilmente, a rinunciare al miglior giocatore della rosa nella gara con lo Spezia. Probabilmente la quota salvezza si alzerà, vogliamo immaginare che 37 punti possano essere sufficienti. E fare 8 vittorie non è del tutto impossibile. Fino alla fine, forza granata!