I tifosi granata toccano ferro rispetto alle previsioni di un allenatore che non ha lasciato grandissimi ricordi
L’ultimo capitolo della sua lunga carriera Gian Piero Ventura l’ha vissuto a Salerno, una delle piazze coinvolte nella volata per evitare la retrocessione. Però in passato l’ex c.t. dell’Italia ha guidato anche il Venezia, il Cagliari e la Sampdoria. Quindi la lotta per la salvezza lo coinvolge: “Ma io non tifo. Seguo tutti, ma non tifo per nessuno”.
Ventura, il mercato ha cambiato le cose?
“I movimenti ci sono stati, Genoa e Salernitana sono profondamente diverse, ma poi va tutto verificato sul campo. Fare mercato non porta punti. Contano molto l’organizzazione e la capacità di superare i momenti di difficoltà. Poi l’inserimento di uno o due giocatori di qualità può essere un vantaggio. Comunque tutto è ancora possibile per tutti”.
E’ una sfida a cinque o qualcuno può essere risucchiato?
“L’Udinese è fuori, non tanto per la classifica ma per l’organico superiore e la struttura di gioco consolidata. Lo Spezia, invece, non deve dimenticare che la sua classifica dipende dai 6 punti fatti con Milan e Napoli. Quindi non può rallentare”.
Come spiega la stagione negativa della Samp?
“Quagliarella ha giocato e inciso pochissimo. La vicenda Ferrero magari ha pesato. Giampaolo torna in un ambiente in cui ha fatto bene e in cui sentirà meno pressioni. Ma la Samp deve stare molto attenta”.
Il Venezia se la giocherà fino in fondo?
“E’ una delle squadre che, rispetto alle proprie potenzialità, ha fatto meglio: si è giocata tutte le partite. Ha consapevolezza e una discreta organizzazione. Può salvarsi e sarebbe straordinario”.
E’ incuriosito dal nuovo progetto del Genoa?
“Sì, anche perché già contro l’Udinese ho visto una squadra trasformata. Non mi permetto di dare giudizi, ma ero rimasto sorpreso dall’arrivo di Shevchenko perché non aveva mai allenato un club. Mi sembrava un azzardo”.
Come mai il Cagliari era partito così male?
“Il Cagliari paga qualcosa che va oltre gli allenatori e i giocatori. Se con quella rosa per due anni di fila hai così tanti problemi, significa che qualcosa non va. E non riguarda l’aspetto tecnico”.
Infine, la Salernitana: è troppo tardi?
“Può farcela ma dipende molto dalla sfida di lunedì: se batte lo Spezia, è in corsa. Se perde, è finita”.