L’attaccante non si è ancora sbloccato e ha una media voto quasi inferiore al 5, ma il problema principale non è il rendimento. I tifosi notano un approccio troppo soft con la realtà salernitana e lo accusano di scarso impegno.
In queste prime giornate di campionato, Simy è uno di quei calciatori che ha convinto di meno. Non tanto per i due gol sbagliati contro Verona e Sassuolo che pesano tanto sulla classifica (sono cose che possono succedere, avrà modo di riscattarsi) quanto per un atteggiamento ben lontano da quello battagliero che mister Castori pretende dai suoi giocatori. “Non si è seduto alla nostra tavola, non si è ancora inserito nella nostra famiglia e non ci ha preso per mano. Sono deluso e mi aspettavo qualcosa in più, anche perchè la trattativa è stata lunga e abbiamo speso un mare di energie per chiuderla positivamente. Ma c’è tutto il tempo per rifarsi” ha detto l’amministratore unico del club Ugo Marchetti. Contro il Genoa ha avuto un’altra possibiltà dal primo minuto, ma ha beccato un altro 5 in pagella ed è apparso lontanissimo parente del calciatore devastante di Crotone. Un problema di approccio più che fisico? Lo capiremo nel tempo, anche perchè ora avrà due settimane di tempo per lavorare sul piano atletico e ripresentarsi a La Spezia in modo totalmente diverso. “Va aspettato, ci vogliono tempo e pazienza. Se non gioca non trova la condizione, ma noi dobbiamo fare risultati e devo essere anche concreto. Sta a lui, a noi tocca manifestargli vicinanza e mettere a disposizione la nostra professionalità” ha detto Castori che, al pari del ds Fabiani, lo ha molto incoraggiato in queste ore ricordandogli che la salvezza passa anche dai suoi piedi.