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L’amministratore unico si mostra piuttosto insoddisfatto dell’atteggiamento dell’attaccante. Cambiano gli scenari per gennaio?

Nel corso della sua intervista fiume a Telecolore, l’amministratore unico Ugo Marchetti si è soffermato anche sul rendimento di Simy. Il Generale, senza mezzi termini, ha manifestato una certa delusione e ha dichiarato quanto segue: “Tutti i giocatori stanno dando il massimo. Chi più, chi meno. Se devo essere sincero non sono soddisfatto dell’inizio di Simy, non dico niente di strano quando affermo che ci saremmo aspettati di più. Ci siamo imposti questa scelta nella sessione estiva del calciomercato, ognuno di noi ha profuso energie non solo economiche in una trattativa non semplice. E’ come se non fosse entrato nella casa della Salernitana, composta da persone semplici. Deve sedersi a tavola apprezzando ciò che possiamo offrirgli, l’etica di comportamento partecipativo è imprescindibile se vogliamo ottenere i risultati. Non ci ha preso per mano, è un dato di fatto. E siamo delusi”. Parole durissime, in larga parte condivise pure dalla tifoseria. C’è chi afferma che “rilasciare certe dichiarazioni alla vigilia di una sfida decisiva come quella col Genoa sia controproducente”, chi invece ricorda che “Simy viene lautamente retribuito, è costato tanto ed è giusto che il massimo dirigente del club alzi la voce e pretenda impegno e professionalità”. La dirigenza non è preoccupata per le prestazioni negative, frutto comunque di una condizione atletica ben lontana dal top, quanto per un atteggiamento esattamente opposto a quello di altri giocatori. E’ come se l’attaccante non si fosse “castorizzato” a dovere. Ci possono anche stare i due gol falliti clamorosamente contro Verona e Sassuolo, ci mancherebbe, ma abbiamo visto un ragazzo svogliato, un pesce fuor d’acqua ed un elemento del tutto fuori contesto. A Castori il compito di metterlo in condizione di segnare e fare la differenza, magari esonerandolo da compiti simili a quelli di Djuric di cui non può essere alter ego. Ma Simy, inseguito per quasi due mesi, ha ora l’obbligo di ripagare la fiducia. Altrimenti a gennaio, pur con una nuova società, ci potrebbero essere altri tipi di valutazione prima di un riscatto da circa 7 milioni di euro.

Lo riporta GranataCento