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Ottimo impatto dell’amministratore unico.

Sarà ricordata da tutti, per sempre, come la settimana di Frank Ribery, uno dei calciatori più forti della storia del calcio che, a 38 anni, ha accettato una sfida entusiasmante, rischiosa e stimolante con la gioia di un ragazzino che muove i primi passi nel professionismo. Ma Salerno, lunedì scorso, ha avuto la possibilità di conoscere meglio un altro fuoriclasse, un uomo dal passato illustre che ha deciso di scendere in campo in prima persona e di traghettare la Salernitana in una fase delicatissima. Assumendosi, come ha sempre fatto nella sua vita, enormi responsabilità. Ugo Marchetti è il valore aggiunto di questa società, un lavoratore instancabile che ha conquistato il cuore della torcida granata per i modi garbati e per aver condotto sotto traccia, assieme al direttore sportivo Angelo Fabiani, una trattativa apparentemente impossibile e di cui, oggi, parla con incredulità tutto il mondo. La commozione era sincera quando, ammirando le bellezze paesaggistiche del territorio, ha auspicato un futuro importantissimo per la città e per la tifoseria sostenendo che “ci sono tutti i presupposti per realizzare i nostri sogni. Guardate qui, che spettacolo! Ripartiamo dall’amore della gente, dalla smisurata passione della curva, dal senso di appartenenza che ci stanno trasmettendo giorno dopo giorno. Un campione dello sport ha scelto il nostro progetto, segnale evidente di un club virtuoso, in attivo, che gode di ottima salute e allontanerà in tutti i modi chi si avvicinerà senza averne titoli. Nella vita non sono abituato a perdere, sono certo di aver fatto la scelta giusta qualche mese fa. E, statene certi, il quartultimo posto è obiettivo minimo. Ci sono traguardi impensabili che, con amore e professionalità, proveremo a raggiungere domenica dopo domenica”. Un’intervista da brividi, quasi come fosse amministratore unico da anni. Marchetti, elogiato anche da Sky per i suoi splendidi discorsi, ha voluto esserci e dare un segnale. A chi diceva fosse un prestanome di Lotito, a chi pensava che un esponente della Guarda di Finanza gettasse alle ortiche una carriera incredibile per chissà quali giochetti sotto traccia. Oggi Salerno, che ha vissuto due fallimenti in pochi anni, è rappresentata al meglio e deve ritenersi fortunata. Sul web i messaggi vanno tutti nella stessa direzione. C’è chi spera che resti a vita anche con la nuova proprietà “perchè ha saputo far breccia nei nostri cuori entrando in punta di piedi pur ricoprendo un ruolo fondamentale”. C’è chi ha fatto paragoni con la vecchia gestione sostenendo che “se Lotito avesse avuto lo stesso garbo nelle interviste, oggi in migliaia lo rimpiangerebbero ogni giorno”. Un impatto, dunque, estremamente emozionale e positivo, oltre ogni più rosea aspettativa. Da lunedì scorso, Ugo Marchetti non è più l’amministratore che gestisce le risorse e dialoga con i trustee, ma parte integrante di un progetto che ha enormi margini di crescita. Lo aspettiamo presto all’Arechi in occasione delle gare ufficiali, affinché possa godersi in prima persona lo spettacolo di una curva che certamente saprà tributagli i giusti applausi