Nel delicato momento della Salernitana, il futuro degli attaccanti Simy e Mikael rimane avvolto nell’incertezza. Nonostante siano ancora sotto contratto, entrambi i giocatori sembrano non rientrare nei piani futuri del club, complicando la situazione sia per i calciatori che per la società stessa.
La Salernitana ha affrontato una stagione difficile, culminata con la retrocessione in Serie B, un evento che ha messo in luce diverse lacune, soprattutto nell’attacco. Nonostante la squadra abbia potuto contare in passato su giocatori come Bonazzoli, Verdi e Djuric, che insieme hanno realizzato una ventina di gol, e su Boulaye Dia, che lo scorso anno ha segnato 16 gol, questa stagione l’attacco ha gravemente deluso.
L’assenza di sostituti all’altezza o di un partner efficace al fianco degli attaccanti esistenti ha portato a una crisi di risultati. Altri membri del reparto offensivo, inclusi Ikwuemesi, Stewart, Simy, Botheim e Weissman, hanno complessivamente segnato solo tre gol. Questo ha reso urgente una ricostruzione quasi totale dell’attacco per la prossima stagione, con la possibile conferma di solo Ikwuemesi.
La situazione contrattuale di Simy e Mikael però è complessa da sbrogliare. I due calciatori hanno contratti onerosi e la difficoltà già sperimentata nelle precedenti sessioni di mercato nel trovare acquirenti adeguati per risolvere la loro posizione, sarà una delle sfide principali per il nuovo direttore sportivo della Salernitana.
Questi dilemmi rappresentano non solo una sfida logistica per la squadra, ma anche un momento critico che potrebbe definire la direzione futura e la competitività del club nel difficile campionato cadetto. La gestione delle uscite, così come la ristrutturazione dell’attacco, sarà decisiva per le aspirazioni di ritorno della Salernitana alla massima serie.