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La tifoseria sta vivendo questa vigilia con estrema maturità. Domani sia una festa dello sport.

Sognare l’impresa con serena consapevolezza. Mentre a Napoli c’è grande attesa per una partita che potrebbe permettere di ritrovare la vetta in solitaria e di allungare sulle più dirette inseguitrici, a Salerno la tifoseria sta vivendo la vigilia del derby atteso da 17 anni grande maturità e umiltà. Indubbiamente la rivalità sportiva con i cugini partenopei spingerà moltissime persone a gremire lo stadio in ogni ordine di posto (con record d’incassi che farà felice un club che va avanti senza proprietà e deve autofinanziarsi), ma il divario tecnico è enorme e c’è sicuramente meno pathos rispetto al passato. Certo, le imprese di Empoli e Sassuolo sul campo della Juventus e i 4 gol inflitti dal Verona alla Lazio di Sarri confermano che ne calcio si parte 0-0 e tutto può accadere. La Salernitana, con tutti i suoi limiti, in casa ha retto bene 45 minuti a cospetto della Roma e ha dominato contro la super Atalanta di Gasperini. Tuttavia, soprattutto in virtù di assenze pesanti, il segno due è quello più quotato tra gli scommettitori, anche perchè il tecnico Luciano Spalletti manderà in campo la formazione migliore chiedendo uno sforzo fisico ai big di una rosa di livello assoluto. L’Arechi, come detto, risponderà alla grande e sarà componente incisiva.

Nonostante una classifica precaria, le restrizioni e i prezzi in formato Champions, ci saranno circa 18000 spettatori. La prevendita procede spedita, pur con una serie di contraddizioni che lasciano presagire qualche pericolo per l’ordine pubblico. A Napoli e provincia non è stato possibile acquistare i biglietti, stesso discorso per tutte le altre città campane, la curva ospiti resterà chiusa ma migliaia di salernitani di sponda azzurra si sono assicurati i tagliandi per i settori occupati dal pubblico locale. Finanche per la curva Sud Siberiano, cuore pulsante e casa degli ultras. Si stima saranno almeno in cinquemila, al punto che polizia e steward presidieranno tribuna e distinti sin dalle 15 per scongiurare ogni tipo di atteggiamento provocatorio. Sul web non arrivano segnali distensivi, al punto che la Questura sta lavorando per annullare alcuni biglietti e individuare i responsabili di minacce a sfondo social che non rendono onore ad una regione passionale come poche e che vuole scrivere una pagina di sport indimenticabile.

Parallelamente c’è da risolvere la querelle societaria, il tempo stringe e non ci sono grosse novità. La favoletta dei Della Valle si è rivelata la bufala messa ad arte da demagoghi a caccia di popolarità, amanti di telenovele infinite utili a prendere in giro chi, pur di attaccare e destabilizzare, crederebbe davvero a chiunque. Radrizzani non ha mai dato seguito alle dichiarazioni pubbliche, i trustee assicurano ci siano tre trattative segrete che, sotto traccia, proseguono pur con qualche intoppo. Risulta, però, un contatto più che concreto con una cordata italiana che, quasi certamente, ripartirebbe dall’attuale dirigenza. Fabiani e i suoi collaboratori, al netto della contestazione di buona parte della tifoseria, hanno allestito un organico valido senza un presidente alle spalle e con budget ridotto, segnale di competenza e credibilità. E la Salernitana, con super Ribery e la rosa al completo, ha tutte le carte in regola per una salvezza addirittura in scioltezza.