Alterco tra due tifosi e uno steward, tutto rientrato in pochi minuti. Ottimo e prezioso il lavoro delle forze dell’ordine.
Sul piano organizzativo c’è ancora molto da lavorare. Se per l’accesso allo stadio ci sono stati importanti passi in avanti e i tifosi hanno avuto la possibilità di prendere posto in largo anticipo e in comodità (contrariamente a quanto accadde il 29 agosto contro la Roma, ma c’era anche più gente), non si può dire lo stesso per quanto riguarda il traffico post gara. Per oltre un’ora centinaia e centinaia di persone sono rimaste imbottigliate all’esterno dello stadio, con code anche di qualche chilometro soprattutto in direzione Salerno. La chiusura delle strade, soprattutto quando nel settore ospiti ci sono appena una quarantina di spettatori, appare una forzatura e si spera in un qualcosa di diverso già a partire dallo scontro salvezza di mercoledì contro il Verona che, comunque, richiamerà sugli spalti un discreto numero di supporters granata. Un plauso, comunque, alle forze dell’ordine che, con professionalità e senso del dovere, hanno offerto un servizio eccellente aumentando i controlli nell’area del prefiltraggio rispettando alla lettera tutte le indicazioni ricevute. Qualche momento di tensione si è registrato nei pressi della tribuna, complice un intervento dai toni non propriamente carini di uno steward. I fatti. Un giovane tifoso, che aveva pagato regolarmente il biglietto a prezzo intero, si era recato allo stadio in stampelle a seguito di una operazione al ginocchio che non rendeva agevole la deambulazione. Nulla di grave o di invalidante, sia chiaro, ma un appoggio avrebbe fatto decisamente comodo. Esponenti della Polizia e della Questura hanno immediatamente fornito massima collaborazione, dichiarandosi finanche disponibili ad aprire la sala stampa e consentire al ragazzo di raggiungere la tribuna azzurra in ascensore. Il clima di serenità è stato scalfito dall’intervento di questo signore che, alzando la voce, ha espresso le proprie ragioni battibeccando con l’accompagnatore. “Chi ha la stampella non può entrare, c’è un’area riservata ai diversamente abili” e via con un botta e risposta che ha catturato l’attenzione dei presenti. “Calmiamoci tutti, non bisogna alzare la voce” la replica di un rappresentante delle forze dell’ordine. Dopo dieci minuti si è trovata una soluzione nel pieno rispetto di quanto previsto dalle norme, ma riteniamo sia stata fatta una forzatura. Già è incredibile che un disabile debba pagare e che i posti siano così limitati, ma impedire ad un tifoso che ha pagato di assistere alla gara solo perchè infortunato desta qualche perplessità. “Anche io mi trovo nella stessa situazione, ma la mia segnalazione alla società non ha meritato nemmeno una risposta” ha commentato un altro signore che accompagnava il padre sulla sedia a rotelle. “Il GOS dà delle indicazioni che siamo tenuti a rispettare. E’ chiaro che se un poliziotto dà l’ok, lo steward non è tenuto ad intervenire e, soprattutto, a sbagliare i toni” la chiosa di un altro responsabile alla sicurezza che ha preso atto con dispiacere dell’accaduto. E’ chiaro che una stampella, teoricamente, può essere oggetto contundente e che una persona non al top fisicamente può avere problemi e rischiare di cadere o di non poter fuggire in caso di emergenza. Ma, allo stesso tempo, nessun comunicato della Salernitana specifica che, esauriti i posti per i disabili, si debba fare una segnalazione in merito.
Gaetano Ferraiuolo