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Servizio d’ordine impeccabile allo stadio, ma troppe aree non controllate dalla polizia. Bilancio ufficioso di cinque feriti, si spera di individuare i responsabili.

In una giornata teoricamente di festa, con quasi seimila salernitani che hanno dato spettacolo dimostrando all’Europa intera quanto sia grande l’amore del popolo granata per la sua squadra di calcio, ecco che qualche imbecille ha pensato bene di rovinare tutto con atti vandalici inqualificabili e che meriterebbero sanzioni esemplari. Non è la prima volta che la tifoseria biancoceleste (che si è scandalizzata per il no alla trasferta di Marsiglia, speriamo accada lo stesso a Salerno nel match di ritorno) si macchia di gesti assolutamente incomprensibili, ancor di più perchè gli episodi si sono verificati in una zona notoriamente frequentata da famiglie e bambini, con tante persone di passaggio e che hanno rischiato di trovarsi coinvolte. Circondare le auto dei supporters granata, con annesso lancio di oggetti e uso di coltelli, è deplorevole. Siamo certi che se fosse successo in Campania ne parlerebbero tutte le maggiori testate nazionali. Invece, per ora, solo a livello locale si rimarca quanto accaduto ieri circa due ore prima dell’inizio della partita. “Siete voi gli aggrediti?” domandava qualche poliziotto a chi chiedeva informazioni su come raggiungere l’Olimpico a piedi, e la voce di feriti sanguinanti e in ospedale circolava rapidamente destando una certa preoccupazione. I pullman degli ultras arrivavano in netto ritardo, si parla anche di vetture danneggiate e vetri rotti ma in giornata potrebbe esserci una nota ufficiale delle autorità competenti per capire cosa effettivamente sia successo in quella mezz’ora di ordinaria follia. Il bilancio ufficioso parla di cinque feriti, tutti per fortuna senza gravi conseguenze. Resta da capire come mai, all’interno della struttura, abbiano controllato cinque volte Green Pass e documenti, con annesse perquisizioni del caso, mentre all’esterno c’erano diverse zone da “campo libero” e senza una sola volante della polizia a presidiare la zona. Per non parlare della scelta, anomala, di blindare tutti gli autogrill da Roma a Baronissi.