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La stampa nazionale si sofferma sullo stato d’animo di una tifoseria fortemente preoccupata per il futuro societario. Se lunedì i trustee non dovessero fornire garanzie, non è da escludere qualche clamorosa forma di protesta.

 

 

Come abbiamo rimarcato ad inizio settimana, entro pochi giorni sarà definito il futuro della Salernitana. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, c’è poco da discutere: se non dovessero arrivare almeno quattro punti tra Sampdoria e Cagliari alla ripresa si rischierebbe una lenta agonia, soprattutto perchè il girone d’andata si chiuderà contro Juventus, Milan, Fiorentina e Inter. Una beffa e un potenziale poker da zero punti, pur senza mai dare nulla per scontato nel calcio. Ma la questione più importante resta quella societaria. In merito bisogna ricordare che lunedì prossimo, al massimo martedì, i trustee emetteranno un nuovo comunicato stampa per fare il punto della situazione e specificare se almeno una delle tre offerte pervenute si avvicini agli standard prefissati per la fumata bianca. Considerando che la paura esclusione, per quanto razionalmente inconcepibile (immaginate quante squadre farebbero ricorso e che brutta figura sarebbe per il massimo campionato italiano, nel Paese campione d’Europa?), incombe sulla testa della gente e che all’Olimpico c’è stata una contestazione feroce nei confronti di Lotito, possiamo immaginare che una tifoseria sin qui straordinaria (numeri record in trasferta, media di 12mila in casa) possa prendere posizione e decidere si protestare in massa. Disertando? Al momento non c’è questa ipotesi, ma i club organizzati sono in fermento e non sono più disposti ad attendere oltre dopo un’estate travagliata ed un trust che ha rovinato sul nascere la festa promozione anche a causa delle fake news di un paio di personaggi che stanno davvero prendendo in giro ad arte la piazza per tornare alla ribalta.

Ad ogni modo il dado è tratto: se tutto, e ne siamo straconvinti, si sta svolgendo in modo regolare è evidente che c’è interesse di tutte le componenti a chiudere la questione ben prima della riapertura del mercato senza sperare in deroghe, proroghe ed eccezioni. In quel caso, al netto di paventate dimissioni, il ds Fabiani potrebbe restare in sella almeno per un altro anno e mezzo. Se, però, sotto traccia la proprietà uscente riterrà di aver incassato meno del previsto e che l’articolo 16 bis delle Noif presenti tratti di incostituzionalità, è assai probabile che il TAR o altri organi di giustizia ordinaria possano intervenire a gamba tesa. La domanda, dunque, è sempre la stessa: considerando che la Salernitana sta facendo comunque il campionato con i soldi dei presidenti uscenti, non era più semplice consentire a Marco Mezzaroma di restare al comando senza divieti legati a parentele ed affinità?