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Tra caso Ribery e protesta contro gli arbitri: settimana tesa per i granata

Il comportamento del fantasista francese meritava una punizione diversa, in piena pandemia si rischiava di mettere a rischio l’incolumità di tutto il gruppo

Mentre sul campo la situazione si è ulteriormente complicata dopo il pareggio contro il Bologna e la concomitante vittoria del Cagliari a Torino, nei tribunali si sta giocando e si giocherà una partita molto importante. I legali della Salernitana, infatti, hanno già vinto le prime due battaglie e sono convinti che, alla fine, le gare mai disputate causa covid contro Udinese e Venezia si giocheranno regolarmente. La documentazione trasmessa alle autorità competenti, in collaborazione con l’ASL locale, e l’ultimo comunicato emesso dal giudice sportivo non lasciano spazio a dubbi: la società granata, in questo caso la vecchia dirigenza, fece di tutto per scendere in campo ma ci fu un effettivo impedimento. Riconosciute le cause di forza maggiore, si cercherà ora di accorciare i tempi ma la situazione resta piuttosto ingarbugliata. L’Udinese ha ancora tempo per fare un ricorso e rivolgersi al Collegio di Garanzia del CONI, il Venezia promette battaglia e può contare anche sull’appoggio incondizionato della Lega A che, forse per la prima volta nella storia del calcio, è andata contro una propria società. “E’ aberrante” il commento del direttore sportivo Walter Sabatini “ma sappiano che saremo pronti a smascherare eventuali disegni politici. Non sono uno che fa cattivi pensieri, so che abbiamo un pool di professionisti di altissimo livello che sta lavorando alacremente. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni”.

Precise anche le accuse del presidente Danilo Iervolino: “Parliamo tanto di fair play, poi ci sono squadre che vogliono vincere senza scendere in campo perchè l’avversario è falcidiato dal covid. Non mi sembra un atteggiamento particolarmente sportivo”. Parallelamente il club protesta anche per alcune direzioni arbitrali. “Sembra la famosa regola della piazzetta” dice ancora Sabatini “ogni tre corner è rigore. Oggi pesano tantissimo i due rigori netti non concessi contro Spezia e Bologna, mancano 4 punti alla nostra classifica e, con due gare da recuperare, staremmo parlando d’altro”. Gli episodi contestati riguardano tutti la gestione Iervolino: i due rigori concessi al Napoli (con annessa espulsione di Veseli per fallo di…petto), il penalty non fischiato con lo Spezia per fallo di mano di Agudelo e il rigore di sabato scorso contro il Bologna prima decretato da Ayroldi e poi cancellato da Orsato al VAR. “Vanno a rivedere tutti gli episodi potenzialmente favorevoli a noi, viceversa liquidano la questione con “ho visto tutto io”. Un presidente che ha investito tutti questi soldi meritava un benvenuto diverso” la chiosa del sodalizio granata che, nelle sedi opportune, sta alzando i toni chiedendo regole certe e trattamento equo “perchè non siamo la vittima sacrificale di nessuno”. Contestualmente è esploso il caso Ribery, situazione che ha diviso completamente la piazza. In tanti hanno già perdonato il fantasista francese ritenendo che la multa basti e avanzi, altri invece ritengono che il capitano non possa dare il cattivo esempio ai giovani a pochi giorni da una trasferta clou come quella di Milano. Ma la dirigenza ha gettato acqua sul fuoco: nessuna rescissione, solo un’ammenda e la mancata convocazione per San Siro dettata, in verità, da motivi fisici e non disciplinari. A proposito di San Siro, ancora una volta esodo da brividi dei tifosi della Salernitana: saranno circa 4000, numeri che confermano Salerno come una delle prime in Europa per presenza in campo esterno. All’Arechi, invece, media di circa 13000 spettatori.