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Ora serve accantonare ogni tipo di divergenza, pienone in casa e sostegno in trasferta per sognare l’impresa.

Tutto pronto, lunedì prossimo torna il campionato e la Salernitana si appresta ad affrontarlo sotto altra veste. Certo, l’handicap di partenza del “nuovo” torneo per i granata è pesante, come partire da un meno otto, ma bisogna anche guardare il bicchiere mezzo pieno. Alla squadra di Colantuono manca un punto, una penalizzazione ingiusta imposta più da altri fattori che dalle norme vere e proprie, che ci auguriamo verrà restituito quanto prima, magari anche in ultima istanza insieme alla decisione del recupero delle gare non giocate, appunto a Udine e col Venezia. Soprattutto la gara contro i lagunari potrebbe assumere vitale importanza, essendo la squadra maggiormente nel mirino nella prevista rincorsa. Un’eventuale vittoria varrebbe ben sei punti.

La rosa della Salernitana è uscita al termine dell’ultimo calciomercato rivoltata come un calzino, un buon mix di calciatori esperti e giovani promesse che ci auguriamo diano una svolta positiva al campionato. Ora Colantuono ha l’imbarazzo della scelta, il suo unico nemico è l’eventuale fretta di portare tutti a un livello di forma accettabile, cercando di assemblare l’intera rosa in modo rapido. La classifica non consente ulteriori passi falsi. Un vero peccato aver perso punti nella prima parte del campionato in modo banale, con la fortuna che ha spesso voltato le spalle ai granata, mai in campo con la stessa formazione a causa dei tanti infortuni e del maledetto covid, altrimenti sarebbe stato tutt’altro discorso.

Il nuovo corso ha dato una scossa non solo sotto il profilo tecnico, ma soprattutto dal punto di vista ambientale. Il presidente Iervolino e il direttore Sabatini hanno subito fatto breccia nel cuore dei tifosi, parole chiare, comunicazione diversa rispetto alla gestione precedente. Ora però i tifosi devono attenersi al loro compito: sostenere la squadra e accorrere numerosi all’Arechi, evitando contrasti interni e facendo ricorso alla famosa “unità” persa dai tempi del “grande” presidente Soglia. Ci sono dei nemici da sconfiggere, probabilmente anche occulti e solo schiumando rabbia (agonistica) in campo e sugli spalti, si può riuscire nell’intento. Che l’Arechi diventi un’arena! Lo sanno i giocatori vecchi e nuovi e lo sanno soprattutto i tifosi.

La ripresa del torneo dopo la sosta vede Il team di Colantuono impegnato in una partita difficile contro lo Spezia, tanto bravo quanto fortunato. I tre punti sono fondamentali per la classifica e per il morale. Partire col piede giusto darebbe maggiore convinzione nei propri mezzi e consentirebbe di non fare allontanare troppo i liguri dalla zona calda. La prima battaglia già lunedì, ma lo sanno calciatori e tifosi: non mancheranno all’appuntamento!