Prima partita esterna e trasferta friulana sabato 20 agosto ore 18.30 per la Salernitana di Davide Nicola
I granata sono di scena allo stadio Dacia Arena (25.000 spettatori – Piazzale Repubblica Argentina, 3) per una sfida che promette scintille.
L’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo, prima di andare a tifare per la nostra squadra, vi consiglia di gustare le bontà enogastronomiche del territorio friulano.
- Frico (nelle due versioni con patate e croccante),
- Brovada,
- Musetto,
- Cjarsons,
- Blecs (maltagliati),
- Polenta di granturco,
- la gubana.
PRODOTTI TIPICI DELLA ZONA
La cucina friulana è una cucina regionale italiana che risente fortemente della morfologia della regione che va dal mare ai monti, della diversità delle culture e delle popolazioni che l’hanno abitata, contribuendo in maniera sostanziale ad una differenziazione delle tradizioni culinarie: dal punto di vista economico, i principali distretti alimentari nel secondo decennio del 2000 sono quelli del settore vitivinicolo e quello del Prosciutto di San Daniele.
Cucina prevalentemente di terra, con incursioni nella cucina di mare sulla costa adriatica, e anche qualche peculiarità, come ad esempio il boreto alla graisana (zuppa di Grado), una zuppa di pesce senza pomodoro e con prevalenza del rombo, l’assenza del pomodoro e un’abbondanza di pepe di questa ricetta ne datano le origini all’Alto medioevo, precedente all’introduzione in Europa del pomodoro, oltre che suggerire l’importanza dei traffici della vicina Aquileia nell’abbondanza dell’uso del pepe.
Molti sono gli incroci della cucina friulana con la cucina carnica, alla quale bisogna attribuire i cjarsons, il frico e l’utilizzo delle erbe. Molto importante la polenta di farina di granturco bianca o gialla. Recentemente la polenta viene proposta con farine miste, anche di grano saraceno, e granulosità e densità variabili. La prevalenza della farina di mais nella preparazione della polenta rispetto ad altri cereali è dovuta alla maggiore produttività del mais rispetto agli altri cereali. La stessa parola friulana “blave” indicava inizialmente tutte le granaglie, per poi indicare esclusivamente il mais per la prevalenza di questa pianta nell’alimentazione.
Molto rilevanti i vini friulani, bianchi e rossi, e piuttosto importante e caratteristica la tradizione dei distillati, fra i quali la grappa friulana. I piatti tipici sono il frico, (probabilmente l’etimologia è “fritto”) nelle due versioni con patate e croccante, la brovada e il musetto, i cjarsons, i blecs (maltagliati) e la polenta di granturco, la gubana.
CLIMA E TERRITORIO
La temperatura sarà quasi primaverile: previsti 15 gradi con una giornata variabile.
Udine è un comune italiano di 99 364 abitanti del Friuli-Venezia Giulia, considerato l’ultima e attuale capitale storica del Friuli: già capoluogo dell’omonima provincia.
Con la fine dell’Impero Romano alcune popolazioni italiche, in fuga dagli assedi degli Unni e dei Longobardi, si rifugiarono sulle isolette e nelle paludi della laguna veneta insediandovisi definitivamente
La città è situata al centro della regione storica friulana. Dista, in linea d’aria, poco più di 20 km dalla Slovenia, e circa 54 km dall’Austria. Ciò la pone in una posizione strategica, presso l’intersezione delle direttrici europee est-ovest (Corridoio V o Mediterraneo) e nord-sud (Via Iulia Augusta, ora riconosciuta dall’Unione europea come parte del Corridoio Baltico-Adriatico), sulla via che porta verso l’Austria e verso l’est europeo.
Sorge nell’alta pianura, intorno ad un colle isolato (secondo la leggenda edificato da Attila per ammirare l’incendio che lui stesso provocò alla città di Aquileia, ma in realtà è formato da rocce conglomeratiche antiche più di 100 000 anni), in cima al quale è situato il castello, a pochi chilometri dalla fascia collinare, ed è costeggiata dal torrente Cormor a ovest e dal torrente Torre ad est.
L’avvocato e giornalista “Gastronomico Granata” Andrea Criscuolo
Responsabile Comunicazione Salerno Club 2010 e Conduttore trasmissione Tifosissimi