Si spera di non dover giocare le due gare praticamente a campionato finito, almeno con i bianconeri i tempi potrebbero essere più brevi
Stando a quanto filtra in queste ore, l’Udinese starebbe pensando di non fare ricorso al Collegio di Garanzia del CONI. Come ricorderete la Corte Sportiva d’Appello, ribaltando quanto sancì il giudice sportivo a inizio gennaio, ha stabilito che la partita con la Salernitana dovrà essere regolarmente disputata, con annessa restituzione ai granata del punto di penalizzazione e annullamento dello 0-3 a tavolino. I fatti sono noti. Lo scorso 21 dicembre la formazione campana non ebbe la possibilità di andare in trasferta a causa della doverosa quarantena disposta dalle autorità sanitarie frutto delle positività riscontrate nell’ultimo e obbligatorio giro di tamponi. Aver prenotato e pagato un volo privato è stato sufficiente per certificare la totale disponibilità della Salernitana a scendere in campo, mentre il direttore generale bianconero Pierpaolo Marino asseriva il contrario…chiedendo però di ripetere il match con l’Atalanta perso con un netto 6-2! I legali granata sono convinti che l’Udinese non andrà avanti, stessa cosa filtra da ambienti molto vicini alla società friulana. Lette le motivazioni, c’è tempo fino al 25 marzo per ricorrere in appello. Non dovesse esserci alcuna mossa successiva, sarebbe possibile stabilire la data del recupero. In teoria proprio in quella settimana ci sarà la sosta per la Nazionale, ma forse non ci sono i tempi tecnici per organizzare la gara. Si parla del 13 aprile, cosa che la Salernitana vorrebbe scongiurare perchè si ritroverebbe a disputare tre trasferte in sette giorni oltre quelle con Roma e Sampdoria. Già il 26 marzo potremmo saperne di più.