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Non c’è più tempo da perdere, anche i politici salernitani si stanno muovendo sotto traccia per chiedere un incontro tra trustee e potenziali acquirenti con paletti meno rigidi.

“Scommettete che entro dieci giorni la Salernitana sarà ceduta?”. Lo ha detto, in modo quasi ironico, il presidente della FIGC Gabriele Gravina rispondendo ai colleghi che chiedevano che fine facesse la Salernitana in caso di mancata cessione. E’ chiaro che ora si giocherà a carte scoperte, la sensazione è che la Federazione veda qualcosa di oscuro dietro tutti i rifiuti che ci sono stati e, pur senza mettere in dubbio la professionalità dei trustee, è opinione diffusa che “una società in attivo, che guadagna e ha i bilanci a posto dovrebbe attrarre investitori, qui invece zero. Qualcosa non quadra”. Stando a quanto raccolto dalla nostra redazione, è intervenuto in prima persona il Governatore della Campania Vincenzo De Luca che, dopo aver avuto un confronto con Gravina, si è arreso all’evidenza di quanto scritto sulle carte: in nessun modo si può concedere una proroga ai granata, anche perchè gli stessi disponenti avevano detto a giugno che avrebbero rinunciato a qualsivoglia azione previa iscrizione al campionato di A. E così l’ex Sindaco di Salerno avrebbe incaricato un noto ed importante avvocato per prendere contatti con il gruppo svizzero che fa capo all’azienda Implenia che, tra le altre cose, avrebbe in programma una serie di investimenti extracalcistici in città ed in provincia. Proprio De Luca avrebbe ricevuto una relazione molto positiva su questa cordata che, a inizio dicembre, sembrava ormai pronta ad acquisire il club al punto da aver già parlato con un direttore sportivo (si fa il nome di Walter Sabatini), con un altro allenatore (vecchia conoscenza del calcio salernitano) e con almeno cinque calciatori attualmente svincolati, alcuni dei quali con esperienza in ambito internazionale e con discreta conoscenza del calcio italiano. Come mai non fu versata all’epoca la caparra del 5%? Pare che i trustee, prima della fumata bianca, comunicarono loro (e all’altro gruppo straniero) la volontà di affidare la chiavi della società ad un gruppo romano, quello che poi pare sia stato bocciato in un secondo momento per non aver soddisfatto i criteri di indipendenza. Ad ogni modo anche Implenia avrebbe storto il naso rispetto all’impossibilità di leggere un bilancio più aggiornato e c’era stata richiesta di chiarimenti rispetto ad alcuni crediti dati per certi (plusvalenza Akpro, su tutti) ma che pare siano vincolati al raggiungimento di alcuni traguardi. In pratica ci sarebbe già un +15 a bilancio sotto la lente di ingrandimento.

Ma ora è tempo di guardare avanti. Il gruppo svizzero avrebbe avuto un ulteriore contatto con i trustee, l’offerta si aggira intorno ai 25 milioni di euro e si sta preparando una sorta di piano B per dimostrare di avere le potenzialità gestionali ed economiche per tenere in vita la Salernitana anche in caso di malaugurata retrocessione. Il confronto con De Luca – o, comunque, con alcuni suoi collaboratori – avrebbe avuto esito positivo e ci sarebbe stata già una certa disponibilità rispetto al discorso della gestione dello stadio. Domani sarà una giornata decisiva: se ci fosse la certezza che i trustee sono disposti a trattare sul prezzo originario di 42 milioni di euro (ormai mera utopia) e che Lotito o altre persone in orbita Salernitana non provino in qualche modo a condizionare le operazioni (cosa che la FIGC ha subodorato), ci sarebbe un’altra proposta entro la fine di questa settimana con la speranza quantomeno di firmare un preliminare e avere 45 giorni di tempo per mettere a posto tutto sul piano burocratico. Non vogliamo illudere nessuno, specialmente in una fase così delicata. Diamo questa notizia perchè verificata per giorni interi, intrecciando fonti di ogni genere. L’offerta c’è, il gruppo è serio e c’è una base di lavoro già pronta. Tra 24-48 ore si saprà qualcosa in più.