
Walter Sabatini, direttore generale della Salernitana, ha recentemente condiviso le sofferenze vissute durante l’ultima stagione. Durante un’intervista a ‘Cronache di Spogliatoio’, Sabatini ha rivelato che Salerno era il suo porto sicuro, ma ora sente di averlo perso. Nonostante stia cercando di recuperare da vari incidenti fisici, come la frattura della vertebra e del femore, l’infortunio della Salernitana rimane per lui una ferita insuperabile. Questo dolore è amplificato dalla condivisione del dispiacere con un’intera città, un sentimento che ha segnato profondamente Sabatini, rendendogli difficile immaginare che qualcosa possa tornare come prima.
L’assenza dal gruppo è stata particolarmente dolorosa per Sabatini, che ha sempre considerato fondamentale la sua presenza quotidiana per stimolare e intrattenere i calciatori. La mancanza di questo contatto diretto ha avuto effetti negativi sia su di lui che sull’ambiente della squadra. Sabatini ha anche parlato del giovane talento Tchaouna, descrivendolo come un calciatore di grande valore con qualità uniche come velocità e sensibilità. Secondo Sabatini, Tchaouna ha il potenziale per giocare in grandi squadre italiane e può ricoprire diversi ruoli, dal falso nueve a posizioni dietro la punta.
L’intervista di Sabatini mette in luce non solo il suo legame profondo con la Salernitana e la città di Salerno, ma anche le sfide emotive e professionali che ha dovuto affrontare durante un periodo difficile.